Televisione

Prime Video ha deciso di cancellare la terza stagione della serie tv cult “Prisma”. Proteste social e potrebbero farsi avanti i colossi Netflix o Disney

Al centro un gruppo di ragazzi di Latina tra identità di genere, sessualità, disabilità, bullismo, droga e revenge porn

di F. Q.
Prime Video ha deciso di cancellare la terza stagione della serie tv cult “Prisma”. Proteste social e potrebbero farsi avanti i colossi Netflix o Disney

Doccia fredda per i fan della serie tv cult “Prisma” di Prime Video. La multinazionale ha deciso di cancellare la terza stagione, non si farà. Ad annunciarlo è stato il creatore Ludovico Bessegato sui social: “Non conosco le ragioni profonde delle scelte editoriali delle piattaforme e non conosco nemmeno i dati ufficiali. Ma so che la seconda stagione è andata bene come la prima aumentando la sua base di pubblico”.

E ancora: “La seconda stagione della serie – che racconta un gruppo di ragazzi di Latina tra identità di genere, sessualità, disabilità, bullismo, droga e revenge porn – è andata bene, ma non abbastanza da assicurare la nuova stagione“. Questo meccanismo “si sta verificando sempre più di più nel mondo della serialità“.

Secondo il creatore, negli ultimi due anni è cambiata la policy delle piattaforme: “Se prima andavano alla ricerca di prodotti sperimentali che si differenziassero dalle serie generaliste, ora sembra che vogliano allargare il pubblico a discapito di prodotti che portino sullo schermo narrazioni alternative. Questo è legittimo, perché sono piattaforme private che si mantengono grazie agli abbonamenti. Ma da creatore e spettatore mi dispiace”.

Bessegato non condivide la scelta, ma l’accetta, “non ho alternative”, dice. La sfida in futuro “sarà cercare di trovare un equilibrio tra ciò che piace al pubblico e quello che piace a me. Se passiamo due anni ad intervistare i ragazzi per fare una serie più autentica possibile e poi si preferiscono le storie in cui una ragazzina timida si innamora dello str**zo, con meccanismi narrativi vecchissimi, che richiamano più attenzione e più pubblico di quanto faccia una serie come ‘Prismà, significa che abbiamo fatto degli errori?”, si chiede.

Proteste e petizioni sui social per far sì che Prime Video ci ripensi. Ma in realtà il colpo di scena potrebbe venire da altri colossi editoriali come Netflix o Disney, pronti a far partire la terza stagione. Insomma è accaduto anche un’altra volta con un’altra “creatura” di Bessegato, “Skam Italia”, quando le prime quattro stagioni sono state firmate da TIMvision e dalla quinta invece è passata a Netflix.

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