Un dramma conseguenza di un crimine“. Così il vicepremier Matteo Salvini definisce l’omicidio del 47enne algerino Said Malkoun, investito di proposito con il suv dall’imprenditrice balneare Cinzia Dal Pino, 65 anni, subito dopo averla rapinata della borsa (video). “La morte di una persona è sempre una tragedia e la giustizia dovrà fare il proprio corso”, premette il leader della Lega, solo per poi ribaltare la prospettiva: “Se l’uomo che ha perso la vita non fosse stato un delinquente, non sarebbe finita così. Voi cosa ne pensate?”, chiede ai suoi follower sui social. Parole che, denuncia il deputato Pd Roberto Morassut, “quasi giustificano la reazione da legge del taglione, col rischio di istigare altre persone a compiere gesti folli di questo tipo. Un rappresentante delle istituzioni non dovrebbe esprimersi in questo modo, col rischio di creare problemi di pubblica sicurezza. A valutare le pene e le attenuanti deve essere la giustizia, non un politico che gioca a fare l’influencer sui social network”, scrive in una nota.

Morassut sottolinea anche l'”aberrante doppia morale” di Salvini, pronto a invocare invece “carcere a vita e pene esemplari quando a commettere un crimine è il figlio di due immigrati, come nel caso di Moussa Sangare“, reo confesso dell’omicidio della 33enne Sharon Verzeni nel Bergamasco. Ma il ministro delle Infrastrutture non è l’unico politico a esercitarsi nel “giustificazionismo” rispetto al delitto. Ancora più esplicita Cinzia Cerdini, consigliera comunale del suo partito a Pistoia: “Accade quando una persona, portata all’esasperazione, non ragiona più. Accadrà anche a Vicofaro e qualcuno brucerà all’inferno“, ha scritto in un post poi cancellato, riferendosi al centro di accoglienza migranti gestito da don Massimo Biancalani. Che però non ci sta: “L’amministrazione comunale di Pistoia, di cui la consigliera leghista fa parte, pensi a sostenerci invece di attaccarci. Noi esercitiamo un controllo, con le forze che abbiamo, svolgiamo una funzione che spetterebbe alle istituzioni. Siamo molto preoccupati per questo accostamento con la vicenda di Viareggio, per questo abbiamo dato mandato al nostro avvocato di presentare esposto-querela in Procura“, annuncia il parroco.

E a Rapallo (Genova) il vicesindaco Giorgio Tasso, di Forza Italia, si spinge ancora oltre: “Sono rischi del mestiere, capita di incrociare qualcuno che reagisce. Non sentiremo la sua mancanza”, scrive sui social commentando la vicenda di Viareggio. Parole rivendicate anche al Secolo XIX: “Non ho dato una medaglia a lei, ma ho sottolineato che se fai il ladro prima o poi ti può capitare che qualcuno reagisca. La reazione della signora derubata di certo è stata sproporzionata, inaspettata e credo anche inedita. Però è anche il segnale della frustrazione delle persone di fonte a certi episodi. Ho scritto che non sentiremo la mancanza del ladro e lo confermo: chi vuole un mondo popolato da gente disonesta?”.

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