“I russi hanno lanciato una controffensiva” nella regione di Kursk, teatro a inizio agosto di un’incursione delle forze di Kiev. Lo ha ammesso il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, assicurando durante una conferenza stampa che questa risposta di Mosca “è coerente con il piano ucraino“, ma senza fornire ulteriori dettagli. Il ministero della Difesa di Mosca, intanto, aveva reso noto di aver riconquistato in due giorni 10 località nella regione di Kursk che erano nelle mani degli ucraini. L’esercito russo “sta spingendo le forze armate ucraine fuori dalla regione di Kursk”, aveva aggiunto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Una circostanza che di fatto viene ora confermata da Zelensky. A fine agosto Kiev aveva dichiarato di controllare quasi 1.300 chilometri quadrati di territorio russo.

Tutto questo avviene mentre Zelensky continua il suo pressing per ottenere il via libera all’uso delle armi americane anche in territorio russo. Un lavoro che starebbe per arrivare al dunque: secondo Politico, infatti, la Casa Bianca sta finalizzando un piano per allentare alcune restrizioni nell’uso della armi statunitensi per consentire a Kiev di proteggersi meglio dagli attacchi missilistici russi. Della questione si sta occupando un gruppo ristretto di funzionari della Casa Bianca. I dettagli del piano devono ancora essere definiti, ma negli ultimi giorni funzionari a Washington, Londra e Kiev hanno discusso dell’ampliamento dell’area del territorio russo che l’Ucraina potrebbe colpire con le armi fornite da Usa e Regno Unito. Di più. Secondo il Guardian, il governo britannico ha già deciso di sollevare le restrizioni sull’uso dei missili Storm Shadow da parte dell’Ucraina anche contro obiettivi in territorio russo anche se la decisione non sarà annunciata domani, quando il premier Keir Starmer incontrerà Joe Biden a Washington.

I movimenti in territorio russo
La controffensiva, ha spiegato Mosca, ha l’obiettivo di respingere oltre confine le forze ucraine. Sempre secondo il ministero della Difesa, durante le ultime 24 ore gli ucraini hanno perso oltre 300 soldati. Mentre l’esercito russo avrebbe ripreso il controllo delle località di Apanasovka, Byakhovo, Vishnevka, Viktorovka, Vzapnoye, Gordeevka, Krasnooktyabrskoye, Obukhovka, Snagost e Disyatogo Oktyabrya. In un comunicato pubblicato sul suo canale Telegram, il dicastero aggiunge che sono stati respinti, anche con l’appoggio di bombardamenti aerei e di artiglieria, quattro tentativi delle forze ucraine di sfondare il confine in una nuova area, in direzione degli insediamenti di Novy Put e Medvezhye. L’aviazione e le forze missilistiche russe continuano intanto a bombardare le truppe di riserva di Kiev concentrate nella regione di Sumy, nel nord dell’Ucraina, confinante con quella di Kursk.

Blinken: “L’Ucraina può vincere la guerra”
“L’Ucraina può vincere la guerra in corso; ci adoperiamo per questo motivo”, ha detto intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken oggi a Varsavia nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. Secondo Blinken, reduce dalla visita in Ucraina, Kiev “ha diritto di adattarsi alle nuove strategie militari impiegate dalla Russia” e gli Usa “sono attenti alle richieste legate al bisogno di difendersi da esse in modo efficace”. Il ministro Sikorski ha aggiunto che l’Ucraina “ha diritto di usare l’arma occidentale per impedire i crimini di guerra provocati dall’aggressione russa contro la popolazione civile“.

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