Politica

La destra si affida a Bandecchi per non perdere l’Umbria. Sindaco di Terni che definiva l’uscente Tesei una “candidata improponibile”

“Gli accordi sono fatti”. Stefano Bandecchi annuncia così alle agenzie stampa “l’intesa raggiunta, me non ancora siglata” con il centrodestra per le elezioni regionali in Umbria. Il suo partito, Alternativa Popolare, correrà insieme alla destra sostenendo la ricandidatura della governatrice uscente leghista Donatella Tesei. Pur di non perdere la Regione, il centrodestra imbarca Bandecchi per […]

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“Gli accordi sono fatti”. Stefano Bandecchi annuncia così alle agenzie stampa “l’intesa raggiunta, me non ancora siglata” con il centrodestra per le elezioni regionali in Umbria. Il suo partito, Alternativa Popolare, correrà insieme alla destra sostenendo la ricandidatura della governatrice uscente leghista Donatella Tesei. Pur di non perdere la Regione, il centrodestra imbarca Bandecchi per cercare di raccogliere i voti che hanno permesso all’imprenditore di essere eletto sindaco di Terni nel maggio 2023. Fondatore dell’università telematica Niccolò Cusano ex presidente della Ternana, è noto alle cronache per uscite sessiste, volgarità, insulti e risse sfiorate in Consiglio comunale: senza rinunciare a duri attacchi e insulti contro esponenti dei partiti di centrodestra.

Pochi mesi fa, a luglio, in un video Bandecchi – annunciando la sua candidatura a presidente della Regione Umbria – definiva la governatrice Tesei “una candidata improponibile che “certo non ha brillato nella creazione di ospedali ternani e in nessun rapporto che esiste in tutta l’Umbria”. Adesso però diventa anche la sua candidata e l’intesa con il centrodestra verrà estesa – assicura – anche all’intero territorio nazionale (escluso solo il Comune di Terni). “L’accordo – ha spiegato Bandecchi – è nazionale ed Alternativa Popolare entra nella coalizione di centrodestra ad ogni livello, di governo, locale, insieme a Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Democratici. Un’intesa che si svilupperà nel tempo, partendo dalle elezioni regionali in Liguria, Umbria, Emilia Romagna e poi tutto il resto”. Tiene comunque a precisare che l’accordo con la destra è sì nazionale escludendo però il Comune dove lui è sindaco: “Diciamo che questa intesa vale per tutta l’Italia meno che per Terni, dove non credo che il centrodestra attuale entrerà in coalizione con Ap”, rimarca Bandecchi sottolineando che resterà sindaco, “a prescindere dall’esito del voto regionale”. L’imprenditore ritira così la sua candidatura a presidente della Regione Umbria: “La nostra candidata è la presidente uscente Donatella Tesei e la sosterremo, io sono a disposizione della coalizione per migliorare ciò che è necessario e sicuramente apporteremo la nostra mentalità”. Il centrodestra si presta così ad accogliere Alternativa popolare, partito che alle scorse Europee ha ottenuto a livello nazionale solo 90.663 voti pari allo 0,39%, 7.245 dei quali in Umbria (dove si è fermata all’1,84%).

Le reazioni dei partiti di opposizione – che sostengono la candidatura della sindaca di Assisi Stefania Proietti – non si sono fatte attendere. In un post sui social Carlo Calenda taggando Giorgia Meloni ha rilanciato la notizia: “Questo signore minaccia e insulta le persone in Consiglio Comunale, sputa in faccia ai cittadini che lo contestano pacificamente. C’è un limite che la politica dovrebbe autoimporsi, voti o non voti. Altrimenti ciò che accadrà è che questi comportamenti si moltiplicheranno”, ha scritto Calenda. “In un momento cruciale per il nostro territorio, assistiamo all’ennesimo teatrino di una destra già impresentabile, che riesce a diventare ancora più impresentabile implorando addirittura il soccorso del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi”, ha commentato il consigliere regionale e segretario umbro del Partito democratico, Tommaso Bori. “L’accordo tra Alleanza Popolare e le forze di destra in Umbria – sostiene Bori in una nota – segna un punto di non ritorno, dimostrando la disperazione di chi, pur di rimanere aggrappato al potere, è disposta ad abbracciare personaggi impresentabili”. Per Valentina Pococacio, del Movimento 5 Stelle, “sono evidenti l’opportunismo e le contraddizioni alla base dell’accordo tra il partito del sindaco di Terni e il centrodestra nazionale, accordo – dice – preso senza alcun rispetto per gli elettori e con l’unico obiettivo di provarle tutte pur di non perdere il potere. Persino coalizzarsi con chi, fino a ieri, disprezzavano pubblicamente”. “Il centrodestra – conclude – umilia i suoi elettori accordandosi con Bandecchi, ma per fortuna degli umbri sarà Stefania Proietti a vincere le prossime elezioni regionali”.