Scienza

Passeggiata spaziale Polaris Dawn, Jared Isaacman è il primo civile a farne una. Mai tanti umani in orbita

Prima passeggiata “privata” nello spazio, dove mai ci sono stati tanti esseri umani tutti insieme: ben 19. Dopo il raggiungimento della quota di 1.400 chilometri, Polaris Dawn ha conquistato il record. Iniziata alle 12,12 ora italiana di giovedì e durata complessivamente circa 2 ore, la prima attività extraveicolare (Eva) dei privati ha avuto l’obiettivo di sperimentare le nuove tute pressurizzate progettate da SpaceX e destinate ai futuri astronauti civili che voleranno sulla Luna o su Marte.

Ogni passaggio ha visto rispettato perfettamente il programma, a partire dalla procedura di depressurizzazione, che ha fatto scendere lentamente la pressione all’interno della cabina in quanto sulla navetta non c’è una camera di compensazione. Alle 12,49 il comandante Jared Isaacman (nella foto) ha aperto il portello e pochi minuti dopo si è affacciato per primo all’esterno, con la Terra a fare da sfondo. La sua ‘passeggiata’ è durata circa 10 minuti, ed è stato poi il turno di Sarah Gillis, mentre il pilota di missione Kidd Poteet e la specialista di missione e ufficiale medico Anna Menon sono rimasti all’interno.

Isaacman e Gillis hanno eseguito una serie di test per verificare il movimento delle articolazioni quando la tuta è pressurizzata, testare le prestazioni di un innovativo display che compare in basso a sinistra sul casco e capire meglio come le tute raffreddate ad aria affrontano le temperature estreme dello spazio. “L’idea è quella di imparare quanto più possibile su questa tuta e restituirlo agli ingegneri – afferma Isaacman, che è anche il finanziatore del progetto Polaris – per informare le future evoluzioni del suo design”. Alle ore 13,17 entrambe le attività extraveicolari sono terminate e il portello è stato richiuso, permettendo l’avvio della procedura di ripressurizzazione della cabina.

Un evento quello della passeggiata spaziale che è avvenuto in un momento in cui non c’erano mai stati tanti umani. Tra astronauti, cosmonauti e taikonauti sono 19 in orbita nello stesso momento. Con la Soyuz sono infatti arrivati in orbita l’astronauta Don Pettit della Nasa e i cosmonauti Alexey Ovchinin e Ivan Vagner, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Una volta arrivati sulla Iss, sono stati accolti da ben nove colleghi: i sette dell’equipaggio della Expedition 71 (gli americani Michael Barratt, Tracy Caldwell-Dyson, Matthew Dominick e Jeanette Epps, e i russi Nikolai Chub, Alexander Grebenkin e Oleg Kononenko), più i due astronauti della Starliner, Barry Wilmore e Suni Williams, arrivati a bordo lo scorso giugno per collaudare la capsula Starliner e che a causa dei problemi tecnici alla navetta della Boeing dovranno restare a bordo fino a febbraio 2025.

Ai 12 che si trovano sulla Stazione Spaziale Internazionale si aggiungono i tre taikonauti che sono a a bordo della stazione spaziale cinese Tiangong: Li Cong, Li Guangsu e Ye Guangfu della missione nazionale Shenzhou 18. Hanno poi completano le presenza in orbita i quattro della missione privata Polaris Dawn: Jared Isaacman, Scott Poteet, Sarah Gillis e Anna Menon, che hanno raggiunto il doppio record della prima passeggiata spaziale di privati e il raggiungimento della quota più alta, 1.400 km, alla quale siano giunta finora una missione con uomini a bordo.