L’estate è finita e continueremo ad accorgercene anche nelle prossime ore. L’ondata di maltempo che sta investendo l’Italia, infatti, continuerà ad imporsi, con temporali sparsi, per tutto il weekend. Pioggia, freddo e soprattutto allerta gialla.

Pioggia, vento e basse temperature – Il Dipartimento della Protezione Civile indica un calo delle temperature e piogge soprattutto nelle aree adriatiche e sulla fascia tirrenica meridionale, mentre si assisterà ad un’intensificazione del vento nel Settentrione. Dalla serata di ieri – 12 settembre – diverse precipitazioni, anche forti, hanno colpito Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, in particolare sui settori tirrenici delle quattro regioni. Dalle prime ore di oggi (13 settembre), temporali e piogge si stanno abbattendo su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale, in particolare lungo le aree costiere. Questa sera, la zona nord-occidentale della Sardegna – con successiva estensione su Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia – sarà colpita da forti raffiche di vento.

Già in corso un crollo delle temperature. Le massime, infatti, non supereranno i 20°-23°C mentre le minime, specie in Pianura Padana, scenderanno ad appena 5-6°C. Nel weekend tornerà un po’ più di sole, specie al nord, ma il cielo sereno favorirà minime al mattino di 4-5°C in Pianura Padana, 8°C a Milano e Torino e circa 10°C a Venezia.

Allerta meteo gialla per alcune regioni – Sulla base dei dati raccolti e dei fenomeni attesi – che saranno tutti accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento – è stata valutata per la giornata di domani (sabato 14) un’allerta meteo gialla sul territorio della Provincia Autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e su settori di Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Sicilia.

Dalle prime ore di domani si prevedono venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali anche su Liguria, Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige, con raffiche di favonio nelle valli, nonché sui settori adriatici di Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, con mareggiate sulle coste esposte.

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