Il Tribunale ha respinto la richiesta di rilascio dell'uomo dopo che ha confessato l'assassinio di sua moglie
Strangolata, poi fatta a pezzi e infine triturata dal marito. Una scena dell’orrore quella che è stata rinvenuta, lo scorso febbraio, in una casa a Binningen, vicino Basilea, dove l’ex modella e finalista di Miss Svizzera, Kristina Joksimovic, 38 anni, è stata trovata morta.
A uccidere la donna, secondo quanto riportanto le agenzie di stampa locali, sarebbe stato il marito e padre dei loro due figli, Thomas. E a rendere ancora più raccappriccianti i contorni della tragica vicenda sono state le modalità con cui è avvenuto il delitto. L’assassino, reo confesso, avrebbe in primis strangolato la moglie fino alla morte per poi farla a pezzi con “un seghetto alternativo, un coltello e delle cesoie da giardino”, scrive il quotidiano locale Blick. Infine, il 41enne avrebbe tritato i resti della defunta moglie con un frullatore a immersione e poi li avrebbe sciolti in una soluzione chimica.
Il 41enne si è visto respingere nella giornata di ieri, 12 settembre, la propria richiesta di rilascio dopo aver confessato l’omicidio della moglie. L’uomo ha motivato la richiesta sostenendo di averla uccisa per legittima difesa dopo essere stato minacciato con un coltello, ma la Corte federale di Losanna non ha ritenuto valide le sue motivazioni. Anche perché il rapporto medico-forense riferisce di una versione che “contraddice anche la sua descrizione di autodifesa”, riporta il quotidiano FM1 Today.
Già prima dell’omicidio, l’uomo aveva più volte mostrato atteggiamenti violenti nei confronti della moglie, che aveva intenzione di separarsi da suo marito. Diversi conoscenti, infatti, hanno notato segnali preoccupanti già mesi prima del brutale assassinio. I documenti del Tribunale, infatti, riferiscono di un precedente pestaggio avvenuto in casa che ha richiesto l’intervento della polizia, risalente al luglio 2023. Quando gli agenti l’hanno ascoltata, inoltre, erano presenti segni di strangolamento sul corpo della donna, che aveva anche riferito di essere stata investita con la sua macchina durante un altro episodio di violenza domestica.
Secondo le autorità, infine, l’uomo ha mostrato una “predisposizione criminale alta con tratti sadico-sociopatici”, oltre a una “mancanza di empatia e un notevole sangue freddo dopo l’omicidio della moglie e nei suoi tentativi di coprire il crimine”.