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Bertinotti a La7: “Renzi ha affossato la sinistra? Falso. Ma il Pd non ha nulla da rimproverarsi?”. E dà la sua ricetta di campo largo

“Stimo molto Rosy Bindi ma come si fa a individuare in Matteo Renzi il colpevole unico dell’affossamento di ciò che resta della sinistra italiana? Ma il centrosinistra non ha nulla da rimproverarsi, come l’adesione al Trattato di Maastricht e alle politiche di austerity o il sostegno alla guerra in Iraq?”. Così l’ex leader di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, dissente a Tagadà (La7) dall’analisi dell’ex ministra Rosy Bindi (e indirettamente da quella esposta da Pier Luigi Bersani alla Festa del Fatto) sulla figura di Matteo Renzi.

Alla domanda della conduttrice Tiziana Panella che gli chiede se, allo stato attuale, la domanda giusta da fare è se il campo largo possa fidarsi o meno di Renzi, Bertinotti risponde: “Ma neanche per sogno. Questa personalizzazione della politica è sbagliata in sé, perché manca la menzione dei processi e dei soggetti grandi delle vicende politiche. Renzi, con la vicenda drammatica e anti-operaia dell’abolizione dell’articolo 18, fa precipitare un processo, non inventa una rotta. Il centrosinistra era già fuori dalla portata della sinistra che ambisce al cambiamento, Renzi ha solo accentuato quella deriva”.

Bertinotti poi dà la sua ricetta di campo largo, invitando i componenti dell’alternativa a seguire l’esempio francese e a creare un nuovo soggetto popolare caratterizzato da una forte discriminante sociale: “Se questo campo largo è inteso come latitudine delle forze politiche partitiche e dei leader partitici, è una cosa che non porta da nessuna parte. Devi costruire una coalizione non di partiti, ma di forze sociali e culturali. Devi costruire un processo costituente – spiega – mettendo dentro tutti, a partire dalle associazioni, dalle forze della pace, dai movimenti di solidarietà, dai sindacati disponibili a questo progetto. E su questa base, che possiamo chiamare ‘coalizione sociale’, i partiti si immettono nel processo ma tutti devono essere alla pari. E la selezione avverrà durante il processo“.

L’ex presidente della Camera conclude: “Se tu Renzi pensi di rifare l’eliminazione dell’articolo 18 e di continuare a dare le armi all’Ucraina, automaticamente ti tiri fuori dal campo largo“.