Due spacciatori litigano, nessun conto in sospeso, solo “concorrenza sleale” durante la fila di consumatori che chiedono qualche grammo di crack. Succede a marzo del 2024 nel tardo pomeriggio, nel pieno centro di Perugia. Uno spacciatore racconta che il Fentanyl è ancora solo una preoccupazione giornalistica. Giovanissimi e adulti stanno consumando sempre di più il crack.
“Con poco ti fai e quando ti sta per passare butti giù con un po’ di alcol e fai passare il down”. Il crack non è più solo un affare per poveri. A consumare sono anche professionisti che alternano il consumo di cocaina. Non sono più solo i garage e i vicoli di periferie degradate, si consuma anche nella solitudine di una propria stanza o nel retro di un locale in pieno centro città. I prezzi sono cambiati e il mercato accontenta tutti. In Italia quasi la metà delle denunce legate ai reati per droga riguardano cocaina e crack. I consumatori sono trasversali. La ragazza madre, l’ex criminale che ha gestito una base di spaccio e che poi è caduto nella dipendenza, l’imprenditore che può spendere e che sa quanto sia facile farsi trovare. “Il sabato sera, alle otto, è più facile trovare cocaina che un chilo di pane. Te la portano, manco la devi cercare”.