Buon vicinato. È un obbligo, anche se sei il club di calcio più titolato del mondo. Per conferma chiedere al Real Madrid. Il club spagnolo ha annunciato infatti che smetterà temporaneamente di tenere concerti nel rinnovato stadio Santiago Bernabeu dopo che i vicini si sono lamentati del forte rumore. L’annuncio è arrivato nella serata di venerdì 13 settembre. Il club madrileno ha fatto sapere che tre concerti di artisti pop spagnoli saranno rinviati da novembre a dicembre, mentre lo spettacolo musicale sudcoreano Music Bank previsto per il 12 ottobre è stato cancellato. La decisione è arrivata dopo che diversi media locali hanno riferito che i residenti che vivono vicino allo stadio si lamentavano del rumore che raggiungeva le loro case durante i concerti. Il club ha dichiarato in un comunicato che “questa decisione fa parte di un insieme di misure adottate dal club per garantire che i regolamenti comunali siano rigorosamente rispettati durante i concerti”.
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“Troppo rumore”: i vicini si lamentano e il Real Madrid annulla i concerti al Santiago Bernabeu
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- 14:08 - **Open Arms: Pm, 'Salvini aveva l'obbligo di indicare un posto sicuro per migranti a bordo'**
Palermo, 14 set. (Adnkronos) - Il ministro Matteo Salvini, che nel 2019 era a capo del Viminale, "aveva l'obbligo di indicare un posto sicuro per lo sbarco dei migranti dalla nave Open Arms". A dirlo, prendendo di nuovo la parola nel corso della requisitoria del processo al vicepremier, il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella. Salvini, assente, è accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d'ufficio. "Una domanda fondamentale che ha posto questo dibattimento è se il ministro aveva l'obbligo o meno di indicare un posto sicuro alla Open Arms al suo arrivo in acque italiane- dice Sabella -ribadiamo che si tratta di obbligo. E se i 147 migranti avevano maturato il corrispondente diritto di vedere riconosciuta la loro libertà personale".
- 14:03 - Clima autunnale sull'Italia, il ritorno dei virus respiratori: "150mila casi a settimana"
Milano, 14 set. (Adnkronos Salute) - Dall'estate più torrida di sempre all'autunno all'improvviso: un crollo termico che causerà in Italia un boom di infezioni respiratorie, con "circa 150mila casi a settimana". Il virologo Fabrizio Pregliasco si aspetta questo impatto dal ciclone polare che sta investendo la Penisola.
"In questi giorni di sbalzi termici così marcati - spiega all'Adnkronos Salute il direttore della Scuola di Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano - è favorita la diffusione di tutti i virus respiratori e in particolare dei virus simil-influenzali, quindi adenovirus, enterovirus e rinovirus. E' un classico", sottolinea l'esperto. "Lo sbalzo termico, lo sappiamo - ricorda - riduce l'azione protettiva di muco e ciglia che rivestono internamente le vie respiratorie. Salta cioè il 'meccanismo spazzino' che le ripulisce, quello che in gergo tecnico chiamiamo clearance muco-ciliare. Lo stress termico, ossia il passaggio dal caldo al freddo ma anche viceversa, è indifferente, lo blocca esponendo l'albero respiratorio agli attacchi virali".
Il meteo risveglierà dunque i cosiddetti virus 'cugini' della classica influenza invernale. Patogeni che in realtà, nella "stagione infinita" di quest'anno, non si sono mai addormentati più di tanto. "Ricordiamo che anche per tutta l'estate, a causa degli sbalzi termici che abbiamo avuto, la coda delle infezioni è stata lunghissima - rimarca Pregliasco - con la curva delle sindromi simil-influenzali che non è scesa praticamente mai sotto i livelli basali. Ora, con il crollo delle temperature, disegnerà un inizio di risalita". Mentre all'orizzonte restano l'influenza vera e propria e Covid: "In agosto c'è stata una fiammata di contagi da Sars-CoV-2", e siccome "le onde si ripetono ogni 4-6 mesi - prospetta il virologo - è presumibile che nel breve, complici le nuove varianti del coronavirus, se ne inneschi una nuova".
- 13:58 - Liguria: Conte, 'Toti ammette colpe, governo chieda scusa a magistrati e italiani'
(Adnkronos) - "I fatti di Genova e della Liguria sono gravissimi e l’ammissione di colpevolezza di Toti e Signorini si aggiungono a un quadro probatorio già grave e puntuale". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"Ma non pensate che la copertura offerta dal Governo e gli attacchi scomposti a una magistratura che fa il proprio dovere sia altrettanto grave e denunci una modalità completamente distorta di reagire a gravi illeciti da parte di una classe dirigente incapace e concentrata solo a proteggere familiari, sodali e amichetti vari?", prosegue il leader del M5s.
"Secondo voi devono chiedere scusa per queste offese ai magistrati, colpevoli di fare il proprio dovere? Devono chiedere scusa agli italiani e, in particolare, ai cittadini liguri che dopo essere stati defraudati da un sistema politico marcio si sono ritrovati con un Presidente ai domiciliari che – grazie alle coperture dei sodali di governo – ha resistito per mesi prima di dimettersi?", chiede tra l'altro Conte.
- 13:58 - Mattarella: 'orizzonte comunità non dipende da dimensioni ma da profondità sguardo adoperato'
Roma, 14 set (Adnkronos) - "Coraggio, arte, bellezza, speranza, percezione della condivisione e della comunanza di valori e destini delle persone al di sopra di qualsiasi confine. Questa mostra contiene un messaggio di straordinaria importanza, non solo artistica, che invita a riflettere sul senso della vita e la percezione umana". Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella in visita alla mostra d'arte 'Il Coraggio' a Illegio.
"E' evidente in maniera plastica come l'orizzonte di una comunità non dipende dalle sue dimensioni ma dalla profondità dello sguardo che sa adoperare, che aumenta con il senso della convivenza e nel non essere un insieme di solitudini", ha sottolineato tra le altre cose il presidente della Repubblica.
- 13:43 - Scuola, Cgia: "431mila giovani fermi alla terza media"
Roma, 14 set. - (Adnkronos) - Nei giorni in cui inizia il nuovo anno scolastico la Cgia di Mestre sottolinea come ben 431mila giovani si siano fermati alla terza media, senza concludere nemmeno un corso di formazione professionale della durata superiore a 2 anni e in questo momento non frequentano alcun corso scolastico o formativo. L'elaborazione compiuta dall’Ufficio studi della Cgia su dati Eurostat e Istat, evidenzia un tema, quello della povertà educativa, molto sentito nel Mezzogiorno, ma con una presenza altrettanto preoccupante anche in alcune aree geografiche del Nord. E "sebbene in questi ultimi anni sia in diminuzione la percentuale a livello nazionale di coloro che in età tra i 18 e i 24 hanno abbandonato gli studi sul totale della popolazione corrispondente, rimane una criticità che colpisce in particolare i giovani con alle spalle famiglie caratterizzate da un forte disagio sociale e/o alle prese con seri problemi economici".
La Cgia sottolinea come "nei prossimi anni questi ragazzi faranno molta fatica a trovare un’occupazione di qualità e adeguatamente retribuita; le sfide lanciate dai cambiamenti epocali in atto - come la transizione ecologica e quella digitale - non potranno che relegarli ai margini del mercato del lavoro, mettendo in difficoltà anche le imprese, che faticheranno ancor più di quanto non stiano facendo adesso a reperire tantissime figure altamente specializzate che raggiungono queste competenze dopo aver conseguito un diploma presso un istituto professionale, un ITS o una laurea presso un politecnico".
L'associazione evidenzia come "talvolta, la 'fuga' dai banchi di scuola durante gli anni delle superiori può essere causata da una insoddisfazione per l’offerta formativa disponibile. In questo senso va sottolineato lo straordinario lavoro inclusivo svolto dagli istituti di Istruzione e Formazione Professionale , realtà diventate un punto di riferimento per gli allievi di nazionalità straniera e per gli studenti reduci da insuccessi scolastici precedenti" e "che, grazie allo straordinario lavoro 'antidispersivo' svolto, vanno sostenute con maggiori risorse".
In Italia sono il Sud e le Isole a presentare i livelli di abbandono scolastico più elevati. La regione maggiormente in difficoltà è la Sardegna che nel 2023 ha registrato un tasso del 17,3 per cento. Seguono la Sicilia con il 17,1 per cento e, sorprendentemente, la Provincia di Bolzano con il 16,2 per cento. In termini assoluti il maggior numero di giovani che hanno lasciato la scuola prematuramente è riferito alla Campania ed è pari a 72mila unità, seguono la Sicilia con 62mila, la Lombardia con 53mila e la Puglia con 38mila. Rispetto al 2019 la variazione percentuale del tasso di abbandono è in calo in quasi tutte le regioni.
Sebbene la dispersione scolastica sia in calo in tutta Europa, tra i 20 Paesi dell’Eurozona l’Italia e a Cipro sono al terzo posto per l’abbandono della scuola dei giovani tra i 18 e i 24 anni con un tasso del 10,5 per cento sulla popolazione corrispondente. Solo la Spagna con il 13,7 per cento e la Germania con il 12,8 per cento presentano un risultato peggiore del nostro.
Secondo i dati del ministero dell’Istruzione e del Merito , nell’anno scolastico 2023/2024 gli alunni iscritti nelle scuole statali secondarie di II grado erano 2.631.879. Di questi, il 51,4 per cento frequentava un liceo, il 31,7 per cento un istituto tecnico e il 16,9 per cento un istituto professionale. A livello regionale, invece, la situazione è di segno opposto nelle realtà territoriali dove le attività produttive sono più diffuse e competitive rispetto al resto del Paese. In Veneto l’incidenza percentuale degli alunni iscritti negli istituti tecnici e professionali sul totale è del 56,9 per cento, in Emilia Romagna del 56 per cento e in Lombardia del 52,4 per cento. Ad eccezione della Puglia (50,3 per cento), in tutte le altre regioni del Centrosud la scelta di iscriversi ad un liceo è stata superiore a quella fatta da coloro che, invece, hanno intrapreso un percorso scolastico di natura tecnico/professionale.
- 13:39 - Mo: Egitto ospiterà delegazione Houthi per risolvere crisi nello Yemen
Doha, 14 set. (Adnkronos) - Il quotidiano qatariota Al-Araby Al-Jadeed ha riferito che l'Egitto si starebbe preparando a ospitare una delegazione Houthi nei prossimi giorni, come parte di un tentativo, in coordinamento con l'Arabia Saudita e la Turchia, di risolvere la crisi politica nello Yemen.
L'iniziativa affronterà il nodo della guerra nella Striscia di Gaza e le sue conseguenze per la regione. È stato anche riferito che il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel Aaty dovrebbe visitare l'Iran nei prossimi giorni.
- 13:04 - "Fiume Sarno bomba a orologeria, salute a rischio": lo studio choc
Milano, 14 set. (Adnkronos Salute) - Il fiume Sarno è "una bomba a orologeria". I livelli di contaminazione delle sue acque e dei fanghi di drenaggio "sono a un punto di non ritorno", con "rischi concreti per la salute dell'ecosistema e dell'uomo". Sono "risultati choc", lo specchio di "una situazione allarmante", quelli messi nero su bianco da un'analisi condotta pro bono dall'oncologo della Terra dei fuochi Antonio Giordano, commissionata dal sindaco di Sacafati (Salerno) Pasquale Aliberti che questa mattina ha depositato "una dettagliata relazione tecnico-scientifica alle autorità e agli enti competenti: Presidenza del Consiglio dei ministri, ministero dell'Ambiente, ministero della Salute, prefetto di Salerno, prefetto di Napoli, prefetto di Avellino, procura della Repubblica di Nocera Inferiore, presidente della Regione Campania", informa Giordano, scienziato italiano in forze negli Usa dove dirige lo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia, e in Italia guida il Dipartimento di Biotecnologie mediche dell'università degli Studi di Siena.
In base alla disamina delle relazioni della Geoconsultlab, società incaricata dal Consorzio di bonifica dell'Agro-Nocerino-Sarnese per conto della Regione Campania di analizzare le acque, Giordano paventa "ripercussioni sulla salute dei cittadini provocate dai sedimi presenti nel Rio Sguazzatorio". La sua relazione tecnico-scientifica sulla contaminazione dei fanghi di dragaggio del corso d'acqua che attraversa Scafati indica che, "nonostante la rimozione della classificazione HP7 dal report aggiornato, le concentrazioni di contaminanti rilevati, tra cui antimonio, arsenico, cadmio, cromo esavalente, mercurio, selenio, stagno e tallio, sono rimaste invariate. La loro presenza in concentrazioni rilevabili è preoccupante per gli effetti tossici anche a basse dosi - avverte l'oncologo - per i meccanismi di bioaccumulo e di tossicità cronica". Inoltre, aggiunge Giordano, "la loro persistenza nell'ambiente può determinare la contaminazione del suolo e delle risorse idriche, con ripercussioni sull'ecosistema e sulla salute umana".
"La profondità di campionamento - approfondisce lo scienziato - è un fattore determinante per comprendere la cronologia della contaminazione. Campionamenti superficiali possono indicare contaminazioni recenti, mentre prelievi più profondi potrebbero rivelare la presenza di accumuli di inquinanti a lungo termine, che potrebbero essere legati a fonti di contaminazione storiche. Studi epidemiologici dimostrano che l'esposizione prolungata a basse dosi di metalli pesanti è associata a un aumento del rischio di sviluppare gravi patologie, tra cui tumori, malattie cardiovascolari, disfunzioni renali e malattie metaboliche. I campioni sono stati prelevati in un'area urbana soggetta a frequenti esondazioni, un fattore che potrebbe rendere più problematica la contaminazione", precisa Giordano.
"Di fronte alla superficialità della Regione sulla questione 'fiume Sarno', non potevamo attendere - dichiara il sindaco Aliberti - Ho chiesto aiuto a Giordano, scienziato di fama internazionale, per un supporto nella battaglia di verità che stiamo conducendo. I dati sul grado di pericolosità riportati dalla Regione nelle relazioni commissionate dal Consorzio di bonifica alla società Geoconsultlab nell'aprile 2023 e nel novembre 2023 sono falsati", denuncia: "A distanza di pochi mesi risultano diversi e discordanti, con un declassamento della pericolosità dei metalli presenti nelle acque giustificato come mero errore di battitura. Il governatore De Luca non si volti dall'altra parte", è l'appello del primo cittadino di Scafati.