La prima campionessa olimpica nella storia del nuoto femminile italiano, a soli 20 anni, tra l’altro. Equello che le manca, da quando ha appeso la cuffia al chiodo, è proprio quella sensazione che solo una nuova sfida può darlo. Ed è per questo che parteciperà alla prossima edizione di Ballando con le stelle. A raccontarlo è proprio Federica Pellegrini, la Divina, in un’intervista al Corriere della Sera, in cui spazia dalle nuove sfide fuori dall’acqua al rapporto con la maternità e con Matilde, figlia sua e di suo marito, Matteo Giunta.

“Ci siamo detti che se un bambino non fosse venuto, non saremmo stati lì a strapparci i capelli perché comunque noi stavamo bene così – racconta la nuotatrice – È importante trovare una persona con cui trovi un equilibrio, credo molto nella forza della coppia: il nostro cerchio era già chiuso, Matilde è un elemento in più che ha accresciuto il nostro rapporto, non l’obiettivo finale. Ci siamo divisi i compiti. Abbiamo avuto anche difficoltà nell’organizzazione, in quei casi i nonni sono stati fondamentali”.

E la famiglia non l’abbandonerà nemmeno ora che ha deciso di accettare una nuova avventura, quella televisiva, a Ballando con le stelle: “Le sfide sono parte di me. Anche dopo il ritiro dal nuoto, non smetto di cercare nuove esperienze capaci di stimolarmi, anche oltre la mia zona di comfort – spiega la campionessa olimpica -. La partecipazione a Ballando è poi un’opportunità per divertirsi, imparare qualcosa di nuovo e mettermi alla prova in un contesto per me insolito. Non sarà una sfida con gli altri, ma con me stessa”.

Anche la maternità, per la nuotatrice, ha rappresentato una sorta di nuova sfida, a partire dalla gravidanza: “Per una donna indipendente e abituata a fare tremila cose in un giorno, è stata tosta. Poi io sono sempre stata molto magra e vedere il corpo che cominciava a cambiare non è stato facile, anche perché all’inizio desideravamo tenere per noi questa nuova condizione ma io mi vedevo diversa e temevo che tutti capissero il mio stato. Ma quando la pancia si è messa in mostra definitivamente e ormai la notizia era di dominio pubblico, ho capito che quel girovita non più sottile non era poi così male. So che può far sorridere, ma l’unica cosa che non ho mai tollerato e con la quale anche oggi faccio fatica a convivere è l’esplosione di un seno importante. Ho imparato ad accettarlo perché è funzionale alla causa, ma non lo sento mio“.

Sulle difficoltà del parto, invece, Pellegrini ha confessato l’importanza di aver avuto al suo fianco “una rete che faceva squadra e mi supportava”, anche perché, come lei stesso dichiara, non è stato affatto semplice: “Non lo sono state nemmeno le settimane successive. Quando c’è un parto così difficile un po’ di strascico psicologico te lo porti dietro e in quei momenti la rete di salvataggio creata dalla famiglia è stata fondamentale. So che ai nonni piacerebbe, ma non si esprimono perché mi vogliono bene. E comunque io e mio fratello abbiamo due anni di differenza e mia mamma mi ha sempre detto di non farli così vicini, è dura con due bambini piccoli entrambi ma con esigenze diverse. Così io ascolto la mamma e aspetto”.

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