Questo governo è nemmeno bravo a commettere gli errori di Silvio Berlusconi“. Esordisce così Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi e attualmente attivista dei diritti civili, intervenuta a Otto e mezzo (La7) per commentare il caso Sangiuliano-Boccia.
Pascale ha postato qualche giorno fa sui social un meme raffigurante l’ex leader di Forza Italia con la scritta “Dilettanti”. “È stato un post irriverente e frivolo – spiega – Non credevo di suscitare così tante critiche, che forse significano una cosa ben precisa: evidentemente Berlusconi fa sentire forse un po’ la sua mancanza rispetto all’attuale governo che lascia davvero a desiderare“.

Poi l’affondo: “Nonostante la Meloni non scenda nei sondaggi, credo che gli elettori di destra si stiano annoiando abbastanza ad ascoltare cose che a tutti gli italiani non interessano. Della Boccia francamente non mi sono fatta un’idea ben precisa. L’unica cosa che mi sono chiesta è se tutto questo caos mediatico sarebbe nato qualora l’incarico fosse andato in porto. Credo che quella della Boccia sia una strategia, sta facendo la sua strada come è giusto che sia e come tutte le donne e uomini debbano fare, indipendentemente da quello che penso io o gli altri”.
E aggiunge: “In realtà, della vicenda Boccia-Sangiuliano, quello che mi piacerebbe sottolineare è la doppia morale, l’ipocrisia di una certa destra: quella abbastanza feroce che strumentalizza uno dei temi più importanti del paese, la famiglia tradizionale“.
“In effetti di famiglie tradizionali non ne vediamo – commenta la conduttrice Lilli Gruber – Non ne vedevamo tante in passato, con questo governo men che meno“.

Pascale poi si sofferma sulla figura di Giorgia Meloni, di cui boccia l’operato “totalmente”: “Mi sorprende che una donna al potere si comporti come un uomo. Di fronte a una vicenda del genere, lei sta dalla parte dell’uomo, non riesce a essere il presidente del Consiglio di tutti, non è centrata, né ascolta entrambe le voci in modo da avere una posizione meno partitica. Lei continua a fare campagna elettorale, ma forse è arrivato il momento di iniziare a governare e a parlare a tutti”.
E rincara: “Giorgia Meloni ha un profilo che posso solo rispettare ma il fatto che sia donna non significa che ha il diritto di essere la più brava dei presidenti del Consiglio. Quello che mi delude davvero è il fatto che disonorano puntualmente e totalmente i loro tre valori fondamentali, Dio, patria e famiglia“.

Pascale spiega: “Un Dio che amano soltanto quando serve per vessare la comunità omosessuale ma mai ascoltato quando si tratta di accogliere qualcuno che è in difficoltà. La patria? Ma quale patria? Quella che il loro amico Orban ha offeso chiamandoci tutti delinquenti? E sulla famiglia ancora non si è capito quale modello bisogna rispettare. Quello con l’amante nel cassetto perché sei potente? Ognuno di noi non può finalmente avere un proprio modello di famiglia ed essere sinceramente rispettato? Questo sarebbe il minimo in una democrazia”.
E chiosa con una nuova scudisciata alla destra di governo: “Vedo la Meloni completamente da sola, è l’unica nel suo partito a continuare la fase di governo. Per tutto il resto, vedo persone ancorate al potere che arrancano nel giustificare le proprie mancanze pur di custodire i loro privilegi”.

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