Secondo la prima ricostruzione, è stata uccisa dopo una lite per un pezzo di terra
Tutto un Paese piange e manifesta rabbia dopo la scomparsa della sua campionessa. Oggi si sono svolti in Uganda i funerali di Rebecca Cheptegei, l’atleta olimpica morta la settimana scorsa in Kenya dopo che il suo compagno le aveva dato fuoco. La giovane maratoneta, che aveva appena partecipato ai Giochi di Parigi 2024, era nella sua casa della contea occidentale di Trans Nzoia, dove si stava allenando. Dickson Ndiema Marangach, il suo compagno, le ha dato fuoco con della benzina durante una lite avvenuta domenica primo settembre. Secondo un rapporto presentato dal capo della polizia locale, i due avevano litigato per un pezzo di terra acquistato dall’atleta in Kenya. Nei giorni scorsi è morto anche l’uomo, per le ustioni riportate bruciando viva Rebecca Cheptegei.
Decine di persone in lutto in Uganda hanno reso omaggio a Cheptegei. Una folla, tra cui i leader locali, si è riunita oggi nella sala dell’amministrazione locale in attesa della sepoltura della donna nella sua casa in un villaggio vicino al confine con il Kenya. Il corpo di Cheptegei è stato riportato in Uganda venerdì in una cupa processione preceduta da una marcia di decine di attivisti nella città keniota di Eldoret, che chiedevano la fine della violenza fisica contro le atlete: “Basta femminicidi. Non siamo al sicuro”. E ancora: “Essere una donna non vuol dire una sentenza di morte“. Cheptegei è morta a causa delle ustioni riportate sull’80% del corpo dopo che il compagno Dickson Ndiema l’ha cosparsa di benzina e le ha dato fuoco nella sua casa il 3 settembre scorso. Ndiema ha riportato ustioni sul del 30% del corpo ed è poi morto in ospedale.