Si riparte. O forse meglio dire ripartiti, visto che ieri sera si sono giocati tre anticipi: Borussia Dortmund-Heidenheim 1846 (4-2), Real Betis-Leganés (2-0) e St. Etienne-Lille (1-0). I campionati europei si rimettono in marcia e ora, dopo il bizzarro prologo agostano con il mercato ancora aperto – unanimi le critiche sulle date extralarge da parte degli allenatori, non solo in Italia -, si comincia davvero a fare sul serio (anche se i punti incassati ad esempio dal Barcellona, 12, en plein, possono contare parecchio a fine Liga). Oggi tocca a Serie A e Premier League: Como-Bologna (ore 15), Empoli-Juventus (18) e Milan-Venezia (20.45), mentre in Inghilterra spiccano Southampton-Manchester United (13.30), Brighton-Ipswich (16), Liverpool-Nottingham Forest (16), Manchester City-Brentford (16) e Bournemouth-Chelsea (21).

PREMIER – C’è una coppia al comando: Manchester City e Liverpool. Sembra di rivivere il duello GuardiolaKlopp, ma non è così: al posto del coach tedesco, c’è ora l’olandese Arne Slot. Pochi prevedevano una partenza a tavoletta dei Reds: punteggio pieno, sette gol all’attivo e zero al passivo. Siamo passati dal “Gegenpressing” allo “Slotfootball”. Il Liverpool ha chiuso il mercato con un attivo di 5 milioni e ha operato solo due acquisti: il portiere georgiano Mamardashvili che arriverà però nel 2025 e Federico Chiesa, già approdato alla corte di Slot, e a leggere i sorrisi degli ultimi giorni rigenerato dal trasferimento Oltremanica. Il Manchester City sarà invece impegnato da lunedì su due campi: quello sportivo – mercoledì 18 all’Etihad prima gara stagionale di Champions, avversario l’Inter – e quello del tribunale. Il 16 settembre iniziano infatti le udienze in cui il club dello sceicco Mansour dovrà difendersi dall’accusa di aver commesso 115 violazioni del fair play finanziario della Premier. In Inghilterra già lo chiamano il “processo del secolo”. Le carte sono “pesanti”: i reati sarebbero stati commessi tra il 2009 e il 2018. Se dichiarato colpevole delle accuse più gravi, il nome del City sarà associato per sempre a uno dei maggiori scandali economici dello sport. I campioni d’Inghilterra rischiano tre sanzioni in ordine di grandezza: penalizzazione, retrocessione ed espulsione dalla Premier. Il processo, dopo sei anni di indagini – il caso fu sollevato nel 2018 dalle rivelazioni del settimanale tedesco Der Spiegel -, si svolgerà nell’arco temporale di dieci settimane. La sentenza è attesa a gennaio. Guardiola ha dichiarato di essere contento che lunedì si apra la partita in tribunale: “Spero finisca presto. Il giudizio sarà emesso da una commissione indipendente e non vedo l’ora di conoscere la decisione. Tutti sono innocenti finché non viene provata la colpevolezza. La certezza è che tutti in Premier vogliono la nostra condanna”. Sarà un caso, ma il City ha chiuso il mercato estivo 2024 con un attivo di 116 milioni di euro, frutto in gran parte della cessione di Julian Alvarez all’Atletico Madrid per 75 mln. L’Arsenal di Mikel Arteta, fresco di prolungamento del contratto fino al 2027, avrà a disposizione nel derby di domenica contro il Tottenham i due acquisti last minute: lo spagnolo Merino, prelevato dalla Real Sociedad il 27 agosto (una stagione al Newcastle tra 2017 e 2018) e l’attaccante Sterling, comprato dal Chelsea mentre stava suonando il gong dello stop alle compravendite.

SPAGNA – La partenza a razzo del Barcellona di Hansi Flick ha sorpreso tutti: i blaugrana hanno persino rinunciato a Gundogan dopo appena una stagione per liberarsi di un ingaggio pesante. Inattesi, invece, i due pareggi in quattro turni del Real Madrid. La macchina da guerra di un attacco composto da Mbappé, Vinicius e Rodrygo sta facendo i conti con l’addio di Toni Kroos, vero ago della bilancia del gioco madridista. I campioni d’Europa sono secondi a quota 8, in coppia con l’Atletico Madrid dell’eterno Diego Simeone (alla guida dei Colchoneros dal 2011), mentre dopo una falsa partenza è in ripresa il Girona, reduce dall’exploit che gli ha permesso di partecipare alla nuova Champions. L’Atletico Madrid, salutato Morata, ha speso molto per arruolare Alvarez, Sorloth, Gallagher e Le Normand, archiviando il mercato con un disavanzo di 91,1 mln.

FRANCIA – L’addio di Mbappé non ha lasciato per ora il segno nel PSG: 9 punti, primato solitario, 13 gol all’attivo, Barcola mattatore con 4 reti. Il Nantes e il Marsiglia di Roberto De Zerbi sono sulla scia dei parigini. Il Marsiglia sta volando grazie anche all’inglese Mason Greenwood, capocannoniere del torneo a quota 5. La rosa del PSG vale 873,50 mln, quasi tre volte quella del Monaco (339,2 mln) e il triplo abbondante del parco giocatori del Marsiglia (270,9 mln). Con questi numeri il primato appare scontato, ancora di più considerando che il mercato è stato chiuso con un disavanzo di 98,42 mln (sono arrivati Joao Neves, Désiré Doué e William Pacho), ma nel calcio le dinamiche sono spesso misteriose. La certezza, oltre ai gol di Barcola, è il copione di Luis Enrique. L’incognita è invece la vertenza con Mbappé sui 55 milioni di arretrati richiesti dal giocatore. La Ligue 1 ha accolto la richiesta dell’attaccante, ma il PSG non ha alcuna intenzione di pagare: la palla passa ora al tribunale del lavoro.

GERMANIA – La situazione della Bundesliga è più fluida anche perché sono state giocate solo due giornate e il Borussia Dortmund è capolista provvisorio grazie al successo nell’anticipo. Qualcosa però è successo: il Bayer Leverkusen il 31 agosto ha perso 2-3 in casa con il Lipsia. La scorsa stagione aveva vinto il suo primo campionato tedesco senza perdere una partita (28 successi e 6 pareggi), stabilendo il record di imbattibilità in Bundesliga. Il Bayern Monaco è partito bene, ma sua curiosità resta l’allenatore, il belga Vincent Kompany, ex Burnley.

ALTRI CAMPIONATI – Il Portogallo si è rimesso in marcia con il successo dello Sporting Lisbona, che ha fatto cinque su cinque superando l’Arouca in trasferta (3-0). Il Benfica celebrerà contro il Santa Clara l’esordio in panchina di Bruno Lage, ma il focus è sulle elezioni di ottobre che potrebbero cambiare in modo radicale l’assetto societario delle Aquile: ieri si è candidato ufficialmente per la presidenza l’avvocato Joao Diogo Manteigas. In Olanda, il capolista PSV, avversario della Juve martedì prossimo in Champions, ospita il NEC. In Turchia, è previsto il debutto di Osimhen nel Galatasaray, nella sfida in casa contro il Rizespor. Accolto come un sultano, il centravanti nigeriano, in prestito dal Napoli, ha svolto ieri il primo allenamento con la sua nuova squadra dopo gli impegni con la nazionale nigeriana. Il tecnico Okan Buruk vorrebbe schierarlo dal primo minuto. Mourinho lo ha accolto senza giri di parole: “Grande attaccante, ma si butta troppo a terra”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Serie B nel caos, i club si spaccano a metà sulla riconferma di Balata: salta l’elezione del presidente

next
Articolo Successivo

Inter, Renato Bosetti nuovo capo della Curva Nord: perché per la Digos è il “perfetto cavallo di Troia” per dialogare con i vertici del club

next