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L’autonomia allargherà il divario tra Nord e Sud? L’anticipazione di Presa Diretta con i dati della Svimez: “Truffa sui Lep”

Mentre il Governo prepara la manovra finanziaria, sul territorio si cominciano a fare i conti con l’autonomia differenziata. La riforma allargherà a dismisura il divario nord-sud? Presa Diretta, in onda domenica 15 settembre su Rai Tre dalle 20.35 con Aspettando Presa Diretta sui diritti dei disabili e dei caregiver, dedicherà poi dalle 21.25 una lunga inchiesta alla sanità, con dei reportage dal Veneto e dalla Calabria, e all’autonomia differenziata.

Francesca Nava ha raccolto le voci del sì e quelle del no a una riforma che per chi l’ha scritta sarà a costo zero, mentre secondo gli esperti del Mezzogiorno d’Italia – come la Svimez – serviranno 80 miliardi l’anno per azzerare il divario nord-sud. Luca Bianchi, direttore dell’autorevole associazione per lo sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, spiega a Presadiretta come le ripercussioni dell’autonomia differenziata sarebbero devastanti soprattutto per il Sud. “La Svimez ha fatto una simulazione: se l’autonomia fosse stata approvata nel 2018, nei tre anni successivi le tre regioni proponenti, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, avrebbero avuto un surplus finanziario sulle stesse funzioni di circa 7 miliardi, 7 miliardi che ovviamente sarebbero stati tolti a tutte le altre regioni italiane e quindi soprattutto nel Mezzogiorno”.

Il punto nevralgico della riforma Calderoli sono i LEP, i livelli essenziali delle prestazioni, servizi che garantiscono i diritti sociali e civili e che devono essere erogati da nord a sud in modo uniforme per le materie che verranno decentrate in quelle regioni a statuto ordinario che ne faranno richiesta. Determinarli e finanziarli è la pre-condizione per l’applicazione dell’autonomia differenziata, affinché tutti i territori abbiano lo stesso punto di partenza. Ma Bianchi dichiara a Presadiretta che “il bluff” come dice lui, dell’autonomia differenziata così come proposta, è che da un lato si assume il principio che i LEP vanno definiti prima di fare l’autonomia, dall’altro si presuppone di fare questa operazione a risorse invariate, cioè senza metterci neanche un euro.
E poi a Presadiretta anche una lunga intervista di Francesca Nava a Roberto Marcato, leghista della prima ora, assessore veneto allo sviluppo economico e fedelissimo del presidente Luca Zaia, che difende l’autonomia perché secondo lui si tratta di un atto di altruismo e non di egoismo. Mentre è di tutt’altro parere il costituzionalista Francesco Pallante, sempre sentito da Francesca Nava che sottolinea i pericoli di questa riforma, che secondo lui contiene profili di incostituzionalità.

SANITA’ DIFFERENZIATA è un racconto di Riccardo Iacona con Marianna De Marzi, Francesca Nava,
Lorenzo Grighi, Paola Vecchia, Emilia Zazza, Fabio Colazzo, Fabrizio Lazzaretti.

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