Pettegolino

“Sono padre al 95%, non mi interessa nient’altro. Se non ci fosse il mutuo, mi prenderei un anno sabbatico”: Luca Argentero racconta l’amore per i suoi figli

Il protagonista di Doc - Nelle tue mani ha presentato di recente la sua ultima fiaba per bambini, di cui è autore insieme a sua sorella, Francesca

di F. Q.
“Sono padre al 95%, non mi interessa nient’altro. Se non ci fosse il mutuo, mi prenderei un anno sabbatico”: Luca Argentero racconta l’amore per i suoi figli

Un padre affettuoso, amorevole, presente. Luca Argentero è tutto questo. Non solo, lo vuole essere fortemente, perché per lui, i figli, sono la sua vita. Tanto da imbarcarsi in una nuova avventura, quella di scrittore di fiabe per bambini. Con sua sorella, Francesca, infatti, l’attore si è cimentato nella scrittura di Stella stellina e Un mare di amici. E adesso i fratelli Argentero avrebbero messo in cantiere un libro per Noè, nato lo scorso febbraio dalla storia d’amore tra Luca e Cristina Marino, il secondo figlio dopo Nina, che invece ha quattro anni.

Un’avventura che è cominciata quasi per scherzo, dal desiderio di raccontare delle storie ai propri figli: “Nina è di un’intelligenza e di una simpatia incredibili. Le leggevo sempre qualche storia – racconta Francesca a F Magazine parlando di sua nipote – ho detto a Luca ‘perché non le scriviamo?’ E ci siamo felicemente imbarcati in questa avventura di disegni e parole”.

Un lavoro straordinario, quello della sorella, che è lo stesso attore a riconoscere: “Francesca ha il talento del disegno, della grafica. Si occupa anche della parte digitale del mio lavoro di attore. Siamo soci in una onlus e in altre società, ed è una zia strepitosa”.

Il protagonista di Doc – Nelle tue mani, infine, interviene, infine, sulla genitorialità e sull’amore che nutre verso i suoi figli: “Sono padre al 95%, nel senso che non mi importa di nient’altro, è l’unico tempo che mi interessa. Il lavoro è uno strumento, una necessità: c’è il mutuo da pagare. Se non avessi il problema del denaro mi prenderei un anno sabbatico. Non sappiamo che forma avrà il mondo quando saranno grandi, e un po’ di preoccupazione c’è. Ma siamo concentrati sul qui e ora, anche perché sono ancora piccoli: viviamo un periodo bello ma faticoso, forse vedremo la luce quando, a febbraio, Noè compirà due anni. Se lo chiedi a Cristina fa un gestaccio: il 99 per cento della fatica è sua”.

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