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Attentato a Trump – Zelensky: “No alla violenza”, il Cremlino: “Giocare con il fuoco ha le sue conseguenze”

Il secondo attentato alla vita di Donald Trump sono state commentate sia dall’Ucraina che dalla Russia. È già emerso che Ryan Wesley Routh, l’uomo che ha tentato di sparare al candidato repubblicano mentre giocava a gold, era stato in Ucraina per combattere. Il presidente Volodymyr Zelensky condanna la “violenza politica” per l’attentato: “Sono felice che […]

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Il secondo attentato alla vita di Donald Trump sono state commentate sia dall’Ucraina che dalla Russia. È già emerso che Ryan Wesley Routh, l’uomo che ha tentato di sparare al candidato repubblicano mentre giocava a gold, era stato in Ucraina per combattere. Il presidente Volodymyr Zelensky condanna la “violenza politica” per l’attentato: “Sono felice che Trump sia sano e salvo – scrive su X – I miei migliori auguri a lui e alla sua famiglia. È positivo che il sospetto sia stato arrestato. Questo è il nostro principio: lo stato di diritto è fondamentale e la violenza politica non ha posto in nessuna parte del mondo”.

Da Mosca parla il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Giocare con il fuoco ha le sue conseguenze” il commento come rifersce Interfax. Peskov rispondeva a una domanda sui possibili collegamenti con l’Ucraina del presunto attentatore, Ryan Routh, che in passato si è recato a Kiev sollecitando un maggiore sostegno dell’Occidente all’Ucraina e ha affermato di voler reclutare miliziani stranieri per combattere contro i russi, definiti come “il male”. “Non siamo noi a dover pensare, ma i servizi speciali americani. In ogni caso, giocare con il fuoco ha le sue conseguenze”, ha commentato il portavoce. “Prima di tutto, questo dovrebbe essere una grande preoccupazione e un grattacapo per le agenzie di intelligence statunitensi”, ha insistito il portavoce del presidente Vladimir Putin. Peskov ha aggiunto che l’atmosfera della campagna elettorale statunitense è “tesa, anche tra i rivali politici, e la lotta politica si sta intensificando”. “Stiamo osservando da vicino, ma non abbiamo mai interferito in alcun modo e non interferiamo ora”, ha concluso Peskov, rispondendo alla domanda se quanto avvenuto possa influenzare l’esito del voto per la Casa Bianca.

La Russia “non ha mai interferito” nei processi politici interni degli Stati Uniti “e non interferisce nemmeno ora” ha affermato Peskov e su come questo evento possa influenzare la campagna elettorale dice: “È difficile dirlo da qui e non sono propriamente affari nostri ma ovviamente monitoriamo da vicino le informazioni che arrivano dagli Stati Uniti e vediamo quanto sia tesa la situazione lì, anche tra i concorrenti politici”.