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“Ho 80 anni, festeggerò con un pezzo di pane duro, speck e una bottiglia di rosso. E quando la morte di incontrerà…”: il compleanno di Reinhold Messner

Scalatore, esploratore, scrittore, politico, regista, fondatore di musei: Messner ha vissuto molte vite, sempre "controvento", superando critiche e ostacoli per raggiungere i suoi obiettivi

L’alpinista leggendario Reinhold Messner, il primo uomo a conquistare tutte le 14 vette oltre gli 8000 metri senza ossigeno, si appresta a celebrare il suo ottantesimo compleanno. Ma non aspettatevi grandi festeggiamenti: fedele al suo pragmatismo, Messner trascorrerà la giornata in una baita a 2000 metri, in compagnia della moglie Diane. “Compio 80 anni, è un dato di fatto con il quale posso vivere benissimo”, ha dichiarato con la sua consueta franchezza. Una vita straordinaria la sua, costellata di sfide epiche e successi ineguagliabili, ma anche di momenti difficili e perdite dolorose.

Scalatore, esploratore, scrittore, politico, regista, fondatore di musei: Messner ha vissuto molte vite, sempre “controvento“, superando critiche e ostacoli per raggiungere i suoi obiettivi. “Sono contento di aver vissuto intensamente”, afferma, “e ringrazio tutti quelli che hanno cercato di frenarmi”. La morte è una compagna di viaggio per chi, come Messner, ha sfidato i limiti della natura. La perdita del fratello Günther sul Nanga Parbat nel 1970 ha segnato profondamente la sua vita, ma non ha mai smesso di affrontare la montagna e i suoi pericoli. “La morte è un dato di fatto”, dice con serenità. “Non voglio preoccupare nessuno. Sto benissimo e sono felice di potermi guardare indietro: ho vissuto una vita meravigliosa”.

“Ormai sono d’accordo con la vita e con la morte — spiega al Corriere della Sera —. Mi alzo ogni mattina e vivo. Lo farò intensamente finché avrò le forze. Quando la morte mi incontrerà sono d’accordo sin da ora. Io sto bene con tutte due le possibilità: vivere o morire, che sono due cose dipendenti l’una dall’altra. Nel momento in cui nasci hai anche la possibilità di morire”.

Per il suo ottantesimo compleanno, Messner ha scelto la semplicità e l’autenticità. “Festeggerò con un pezzo di pane duro, speck e una bottiglia di rosso. Io e mia moglie. Solo noi due in una piccolissima baita a duemila metri”, ha rivelato. Un momento di intimità per riflettere su una vita straordinaria e guardare al futuro con la stessa determinazione di sempre. Nonostante qualche recente dissapore con i figli riguardo all’eredità, Messner guarda avanti con fiducia. La sua passione per la montagna e la sua eredità culturale, rappresentata dai suoi musei, continueranno a ispirare le generazioni future. “Anche dopo di me ci sarà mia moglie che sa benissimo quello che deve fare. Mentre i musei sono già in mano ai miei figli. Non faccio bilanci, guardo avanti”, conclude Messner. E anche se la vetta degli 80 anni è stata raggiunta, la sua avventura continua, controvento, verso nuovi orizzonti.