Invitalia e Leonardo “conoscevano sin dal principio l’intenzione di cessare la produzione nella fabbrica di Bologna”. Non solo: “La clausola che vieterebbe i licenziamenti per 36 mesi, spesso sbandierata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, in realtà si riferirebbe solo a quelli effettuati in contrasto col piano industriale e quindi non sarebbe invocabile per i licenziamenti derivanti dalla cessazione della produzione” nell’impianto emiliano.
La direzione di Industria italiana autobus, durante l’incontro, ha ribadito inoltre di essere vicina a un’intesa, anche se ancora non del tutto vincolante, con un partner cinese che dovrebbe garantire l’accesso facilitato alla componentistica per la produzione degli autobus, a questo punto nella sola sede di Flumeri, nell’Avellinese. “Da parte della nuova proprietà si è colta una disponibilità a trovare soluzioni per i lavoratori di Bologna, che abbiamo iniziato ad approfondire”, spiegano i sindacati rimarcando che “le soluzioni potranno essere solo condivise” e dovranno “saturare anche il personale operaio”.
Resta quindi il nodo dell’impianto di Bologna, dopo la marcia indietro dei proprietari che avevano annunciato il trasferimento dei 77 operai nel sito campano. Ma soprattutto si scopre ora, a detta dei sindacati, che le due società pubbliche che hanno gestito la società sapevano delle intenzioni di Seri Industrial già prima della cessione. Industria italiana autobus, principale azienda italiana per la costruzione di autobus, aveva avuto come socio forte Leonardo (controllato al 30% dal Tesoro). Il gruppo ha però ceduto la sua partecipazione alla fine dello scorso giugno, vendendola a Seri industrial. Un’operazione che, come aveva rivelato da Il Fatto Quotidiano, aveva suscitato perplessità e preoccupazione a causa dei precedenti del gruppo guidato da Civitillo nel tentativo di rilancio di diverse aziende.
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La Redazione
Roma, 16 set. (Adnkronos) - "Che la sinistra una volta avesse come campione Berlinguer e adesso si attacca alla Salis e alla signorina Boccia la dice lunga dei tempi che stiamo vivendo". Così Matteo Salvini a Quarta Repubblica su Rete4. "Solidarietà umana e politica a Sangiuliano e un ringraziamento per come ha fatto il ministro", aggiunge.
Roma, 16 set. (Adnkronos) - "Spero che a sinistra qualcuno si vergogni. Un conto è contestarmi nei comuni o nelle regioni, un conto è che provano a mandarmi in galera perchè non riescono a sconfiggermi perchè gli italiani si fidano di me. E' qualcosa di imbarazzante, io non ci riuscirei". Così Matteo Salvini a Quarta Repubblica su Rete4.
Roma, 16 set. (Adnkronos) - "Non sono stanco di guidare la Lega. Non sono stanco. Quando lo sarò, farò altro nella vita. L'importante è che non si stanchino gli italiani". Così Matteo Salvini a Quarta Repubblica su Rete4.
Roma, 16 set. (Adnkronos) - "C'è un sistema ampio che fa riferimento alla sinistra che non prevede che esista la difesa dei confini". Così Matteo Salvini a Quarta Repubblica su Rete4. "Conto che il giudice leggendo le carte, cambi e dica 'Salvini torni a casa'".
Roma, 16 set. (Adnkronos) - "Io conto di essere assolto". Così Matteo Salvini a Quarta Repubblica su Rete4. "Io continuo a fare il mio lavoro, non mi fermo ma sono un po' incazzato".
Kiev, 16 set.(Adnkronos) - Il Piano della Vittoria dell'Ucraina è completo per oltre il 90% e Kiev e sarà presentato agli alleati la prossima settimana. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "i passi necessari per l'Ucraina sono già stati chiaramente definiti".
"Per ogni passaggio, c'è un elenco chiaro di ciò che è necessario e di ciò che ci rafforzerà. Non c'è nulla di impossibile in questo piano. Oltre il 90% è già stato scritto", ha spiegato Zelensky. "Questo pacchetto può garantire il giusto sviluppo della situazione non solo per l'Ucraina, ma per tutti coloro che nel mondo apprezzano il diritto internazionale".
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