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“La sua è un’altra pizza, noi abbiamo una storia. La margherita a 17 euro? Bisogna vedere se lavora”: Gino Sorbillo replica a Flavio Briatore

Nei giorni scorsi l'imprenditore aveva paragonato la pizza napoletana a "un chewing gum": pronta la replica del pizzaiolo Gino Sorbillo

Botta e risposta a distanza tra Flavio Briatore e Gino Sorbillo. Argomento della discussione? Ovviamente, la pizza. Lo storico piatto nostrano conosciuto in tutto il mondo è motivo di scontro continuo tra l’imprenditore e i pizzaioli partenopei. Pochi giorni fa, infatti, Briatore aveva espresso, a La Zanzara, la sua opinione sulla pizza napoletana che, a suo dire, “sembra un chewing gum”.

Parole che non sono piaciute a Gino Sorbillo, che ha deciso di replicare a quanto detto dal proprietario di Crazy Pizza:L “Non sono d’accordo con lui – spiega il pizzaiolo a Radio CRC -. La sua pizza è più sottile della nostra poiché i suoi pizzaioli usano lo schiacciapizza che è uno strumento elettrico che va a schiacciare tutti gli alveoli della pizza rendendola sottile e croccante. La sua è un’altra pizza. Le pizze con l’impasto all’acqua sono un po’ stile ‘scrocchiarella’, tipo crackers. La pizza napoletana, invece, è morbida e facilmente manipolabile”.

Nell’audio fatto ascoltare da Giuseppe Cruciani nel corso della nota trasmissione radiofonica, Briatore esprimeva anche la sua distanza dalla scelta dei pizzaioli napoletani di “non valorizzare la pizza”. Anche in questo caso, è stata immediata la replica di Sorbillo: “Nel mio caso sono arrivato a superare i 30 punti di vendita. Ho aperto dei locali a Tokyo, Miami e ne stiamo aprendo altri a Roma Termini, Pompei e negli Emirati Arabi. Noi abbiamo una storia“.

Il pizzaiolo, inoltre, ha anche commentato il costo della margherita nel ristorante dell’imprenditore, Crazy Pizza: “Briatore la mette a 17 euro, però utilizza anche la notorietà che ha e il suo giro di amici. Bisognerà vedere se Briatore nelle altre città che ha aperto lavora o meno. A Milano io ho otto locali e lui solo uno, perciò non so se lavora tanto oppure no”.