Open Arms, Toninelli: “Da Salvini propaganda e menzogne, una presa in giro apocalittica. In una democrazia seria gli si riderebbe in faccia”

“Un condensato da manuale delle Giovani Marmotte della menzogna”. Così, ai microfoni di Radio Cusano Campus, Danilo Toninelli definisce il video social di autodifesa diffuso dal leader della Lega Matteo Salvini in merito al processo Open Arms, nel quale è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
Toninelli, che all’epoca dei fatti era ministro delle Infrastrutture, ricostruisce la vicenda, partendo dal 1 agosto 2019, quando la nave dell’Ong spagnola Open Arms chiede l’assegnazione di un porto sicuro dopo aver soccorso 52 migranti. Quel giorno, in base ai decreti sicurezza, Toninelli e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta firmano il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane.

Il 13 agosto i legali della Open Arms presentano un ricorso al Tar del Lazio che decide di autorizzare l’ingresso della nave nelle acque territoriali italiane.
Ma Matteo Salvini non si arrende. Mentre Trenta invia due navi militari per far sbarcare i minori e le persone dalle fragili condizioni fisiche, l’allora ministro dell’Interno decide di fare ricorso al Consiglio di Stato e di far firmare un nuovo divieto di ingresso nelle acque italiane.

“Né io, né la ministra Trenta firmammo – spiega Toninelli – quindi Salvini fece tutto da solo. Oggi dice di aver difeso i confini nazionali. Lui non ha difeso proprio niente, ve lo dice uno che condivideva la linea politica di evitare che l’Italia fosse l’unico paese europeo di approdo per i migranti. Salvini ha semplicemente tentato di strumentalizzare l’argomento dell’immigrazione, molto sentito nel 2019, al fine di andare al voto. Ricordiamoci che nell’agosto del 2019 Salvini aveva già deciso di far cadere il governo Conte. Quindi, voleva solo ‘monetizzare’ stressando sul tema e con dei tweet annunciò che non avrebbe aperto il porto”.

Lo scontro tra Salvini e Conte sulla vicenda fu formalizzato il 20 agosto 2019, quando Conte rassegnò le sue dimissioni.
Toninelli torna sul monologo-video di Salvini, che definisce “tecnicamente perfetto ma completamente falso”: “La sua è solo una presa in giro apocalittica, che gli serve per fare la vittima e tornare a crescere un po’ nei consensi, che attualmente lo vedono bassissimo. Punto. Di quell’autodifesa di Salvini non mi ha colpito assolutamente nulla, perché so perfettamente chi è lui, l’ho avuto accanto in tanti Consigli dei ministri per oltre un anno. La sua politica è propaganda pura: Salvini non ha fatto una sola azione da ministro per combattere l’immigrazione clandestina. Quella – continua – la fai attraverso accordi coi paesi di provenienza dei migranti, non certo impedendo l’ingresso di 147 disgraziati. Salvini sta in vita grazie a ‘sta roba qua, perché, se non ci fosse stata la vicenda Open Arms, mi dite di cosa avremmo parlato su Salvini? Potremmo mai ricordarci di un Salvini ministro dei Trasporti? Assolutamente no”.

Toninelli osserva: “La cosa veramente più grossa di quel video è il passaggio in cui Salvini dice che “L’articolo 52 della Costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino”. Peccato che si dimentichi di aggiungere che questo articolo della nostra Costituzione si riferisce ad attacchi bellici e non a una nave con 147 disperati che scappavano da guerre e da fame”.

E conclude: “Rido per non piangere ma è tutto tristissimo. Oggi stiamo qui a commentare un video propagandistico e non diciamo che è un condensato di menzogne che i cittadini non dovrebbero ascoltare per non farsi fregare. Ma siamo un paese morto come democrazia e livello etico di informazione, perché in una democrazia seria quel discorso di Salvini andrebbe smontato ridendogli in faccia e ricordando i 49 milioni di euro della Lega e tutte le sue menzogne – chiosa – E invece viene preso sul serio e commentato, come se fosse normale quello che fa. La vera debolezza della democrazia non è tanto Salvini quanto tutto il sistema di controllo degli organi democratici e la stampa. E questo sinceramente mi preoccupa da cittadino italiano libero”.