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Commissione Ue, Fitto tra i 6 vicepresidenti esecutivi: avrà la delega a Coesione e Riforme e gestirà il Pnrr con Dombrovskis. Von der Leyen: “Seguiremo report di Draghi”

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato il nuovo collegio dei commissari nella sala del Parlamento Europeo, a Strasburgo. La proposta, che sarà votata già oggi dal Consiglio europeo, prevede cinque nuovi portafogli: al Mediterraneo, alla Difesa e Sicurezza, al Commercio e alla Sicurezza economica. Un unico portafoglio includerà Energia e Politiche Abitative ed un altro si focalizzerà su Fisco, Clima e Crescita Verde. “L’intero collegio è impegnato sulla competitività, la decarbonizzazione e la digitalizzazione”, ha spiegato Von der Leyen, presentando la sua nuova squadra e indicando la volontà di seguire “le raccomandazioni del rapporto Draghi” per un’Europa “più fluida, più interconnessa, più coordinata” nelle sue “diverse politiche”.

Sei le vicepresidenze designate, 4 donne e due uomini, tutte esecutive. Raffaele Fitto sarà vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme. “Porterà la sua grande esperienza per modernizzare e rafforzare gli investimenti per la coesione e le politiche di crescita”, ha detto la presidente in conferenza stampa. “L’Italia è un Paese molto importante e ciò si deve riflettere anche nella scelta. Il Pe ha 14 vicepresidenti, due sono di Ecr. Ne ho tratto le conseguenze per la composizione della Commissione”.

Fitto gestirà i fondi dei Pnrr insieme al lettone Valdis Dombrovskis, che avrà il portafoglio all’Economia ma non sarà più vicepresidente esecutivo, nonostante fosse dato per riconfermato. E’ l’indicazione contenuta nella lettera di missione inviata da Von der Leyen al commissario italiano. “Realizzare le riforme e gli investimenti concordati stabiliti nei Pnrr dei Paesi Ue entro la scadenza del 2026 sarà una sfida significativa e richiederà sforzi costanti da parte di tutti i Paesi e della Commissione. Vorrei che tu guidassi questo lavoro, insieme al commissario per l’Economia e la produttività, e ti concentrassi sull’implementazione completa e di successo di NextGenerationEU”, scrive von der Leyen.

La spagnola Teresa Ribera sarà la vicepresidente esecutiva per la transizione giusta, pulita e competitiva, mentre il francese Stéphane Séjourné sarà vicepresidente esecutivo per la Politica industriale: “Macron ha preso la decisione che sapete – ha detto Von der Leyen riferendosi al passo indietro di Thierry Breton -. Io conosco molto bene Stephane Séjourné e sono convinta che sarà un grande commissario”. A ottenere una vicepresidenza esecutiva a sorpresa sono anche la finlandese Henna Virkkunen, che guiderà la digitalizzazione Ue, e la romena Roxana Minzatu, responsabile per i talenti e le competenze. Come da previsioni, Kaja Kallas (Estonia) sarà l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza.

“Ogni membro del Collegio è uguale e ogni commissario ha pari responsabilità nel realizzare le nostre priorità – ha spiegato Von der Leyen -. Ciò significa che tutti i commissari devono lavorare insieme, ed è con questo spirito che ogni vicepresidente esecutivo avrà anche un portafoglio su cui concentrarsi, in modo che dovrà lavorare con l’ambiente di sicurezza. Questo è anche il motivo per cui questa volta non abbiamo il livello di vicepresidente” ma solo quello di vicepresidenti esecutivi.

La nuova commissione: tutti i nomi. Nella nuova Commissione le donne saranno rappresentante al 40%, con 11 commissarie. Il ministro austriaco delle Finanze, Magnus Brunner assumerà la delega Affari Interni e Migrazione: il delicato dossier migratorio passa quindi nelle mani di un esponente del Ppe dopo i cinque anni in cui a guidarlo è stato la socialista Ylva Johansson. Hadja Lahbib (Belgio) sarà commissaria alla Preparazione, gestione delle crisi, uguaglianza; Ekaterina Zaharieva (Bulgaria) a Start-up, ricerca e innovazione; Dubravka Suica (Croazia) al Mediterraneo; Costas Kadis (Cipro) alla Pesca e oceani; Jozef Síkela (Repubblica Ceca) per i Partenariati internazionali; Dan Jorgensen (Danimarca) a Energia e alloggi; Apostolos Tzitzikostas (Grecia) a Trasporti sostenibili e turismo; Olivér Várhelyi (Ungheria) a Salute e benessere animale; Michael McGrath (Irlanda) a Democrazia, giustizia e stato di diritto.

Andrius Kubilius (Lituania) sarà commissario a Difesa e spazio; Christophe Hansen (Lussemburgo) ad Agricoltura e alimentazione; Glenn Micallef (Malta) all’Equità intergenerazionale, gioventù, cultura e sport; Wopke Hoekstra (Paesi Bassi) al Clima, crescita pulita e obiettivi net-zero; Piotr Serafin (Polonia) al Bilancio, anti-frode, pubbliche amministrazioni; Maria Luís Albuquerque (Portogallo) per i Servizi finanziari; Maro Sefcovic (Slovacchia) al Commercio e sicurezza economica, relazioni interistituzionali e trasparenza; Marta Kos (Slovenia) all’Allargamento; Jessika Roswall (Svezia) all’Ambiente, resilienza idrica ed economia circolare competitiva.

Il governo esulta. Il governo esulta all’unisono per la nomina di Fitto. “Congratulazioni a Raffaele Fitto – afferma la premier Giorgia Meloni sui social -. Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito UE. L’Italia torna finalmente protagonista in Europa”. “In bocca al lupo Raffaele – aggiunge -, siamo certi che svolgerai benissimo il tuo incarico nell’interesse dell’Europa e dell’Italia”. Fitto “saprà portare avanti gli interessi dell’Italia con buonsenso e concretezza”, ha scritto su X il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini. “Raffaele lavorerà, come da sua abitudine, con dedizione e impegno perseguendo sempre gli interessi dell’Europa e del nostro Paese, ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento. “Una nomina che sancisce il riconoscimento del peso e del ruolo di protagonista che l’Italia ha ritrovato in Europa grazie al Governo Meloni”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.