Il 13 luglio, il fallito attentato a Donald Trump a Butler in Pennsylvania – l’ex presidente lievemente ferito, una persona uccisa e una ferita, lo sparatore ammazzato dal Secret Service – aveva messo una pietra tombale sulle residue possibilità di Joe Biden di restare alla Casa Bianca. Trump, che aveva vinto il dibattito televisivo del 27 giugno e aveva poi beneficiato di una sentenza favorevole della Corte Suprema, era assurto ad un eroe invulnerabile: quel giorno, nessuno avrebbe scommesso un cent sul vecchio Biden. Che infatti otto giorni dopo, il 21 luglio, si ritirò dalla corsa.
Non è invece chiaro come l’episodio di domenica possa impattare su Usa 2024: se cambi l’inerzia della corsa o sposti voti sul candidato repubblicano. E non è neppure chiaro che cosa sia accaduto domenica, fuori dal perimetro del terreno di golf di sua proprietà su cui il magnate stava giocando. La Cnn lancia una sorta di esortazione, “Non di nuovo”; altri media sono più sfumati: il New York Times usa come formula “apparente tentativo di attentato”; il Washington Post preferisce invece parlare di “potenziale attentato”; tutti scandagliano la personalità dell’arrestato e i suoi possibili moventi.
Mentre notizie e interrogativi s’intrecciano sui media Usa, l’ex presidente e candidato repubblicano alla Casa Bianca, dopo un primo momento di cautela e riserbo, parte all’attacco, mettendo esplicitamente sotto accusa il presidente Joe Biden e la sua rivale Kamala Harris. “La loro retorica infiammatoria – dice alla Fox – fa sì che io sono quello cui sparano, mentre sto cercando di rendere sicuro questo Paese”. Colpisce il fatto che Trump, che ne è uno specialista come il suo vice J.D. Vance, scarichi la colpa sulla retorica dell’odio di Biden e Harris: “Dio vuole che sia io il presidente degli Stati Uniti”, dice. E sostiene che l’attentatore “ha agito sull’onda del linguaggio molto incendiario dei democratici”. Biden e Harris hanno entrambi condannato l’atto di violenza ed espresso sollievo perché Trump è rimasto illeso: frasi e atti di circostanza, se vogliamo. Biden ha anche chiamato Trump, che s’è inizialmente negato al telefono; poi i due hanno avuto una conversazione definita “cordiale”.
Harris insiste che la violenza non ha posto in America. Purtroppo non è vero: la violenza è parte dell’America, che ha avuto quattro presidenti su 46 morti ammazzati e uno ridotto in fin di vita – nessun mestiere politico è statisticamente più pericoloso. E la Cnn ricorda che nel 1975, nel clima del ‘post Watergate’, l’allora presidente Gerald Ford sfuggì a due tentativi d’assassinio in 17 giorni, “in una fase di violenza politica notevole persino per gli standard degli Stati Uniti”.
Su Appunti di Stefano Feltri, il professor Giovanni Boccia Artieri scrive: “In una società sempre più frammentata, la rabbia ha assunto un ruolo cruciale come forza aggregante. E’ un collante sociale”. E suscitano un’eco di scalpore anche le dichiarazioni, poi ritrattate, sia pure in modo un po’ ambiguo, di Elon Musk, che ha commentato l’accaduto incitando all’emulazione gli aspiranti assassini: “Nessuno prova mai a uccidere Biden o Harris”.
La ricerca del cui prodest – forse a Trump, di sicuro non a Harris – va fatta, ma senza allontanarsi da una disamina dei fatti serena.
Usa 2024: la ricostruzione dell’accaduto, le indagini, gli sviluppi
Restiamo a ciò che riportano i media Usa, in base a quanto dichiarato dagli inquirenti, dagli agenti di sicurezza e a quanto da essi stesso raccolto. Emerge con chiarezza che l’uomo intercettato e arrestato non ha mai sparato né a Trump né agli uomini del Secret Service, che gli hanno esploso contro 4 o 5 colpi. Tant’è vero che Ryan Wesley Routh, 58 anni, che è comparso ieri in un’aula del tribunale di West Palm Beach, non è stato accusato per ora di tentato omicidio, ma solo di due reati connessi al fatto di avere un’arma: non aveva diritto di possederla in quanto pregiudicato e la matricola del suo fucile era abrasa.
L’Fbi ritiene che Routh abbia agito da solo e che non stesse lavorando per altri. Quanto al movente, in un libro autopubblicato su Amazon Routh sosteneva che si è “liberi di uccidere” il magnate, definito “folle”, “idiota” e “buffone”. A corredo di un testo di 291 pagine sconclusionato e delirante intitolato La guerra dell’Ucraina impossibile da vincere dall’Ucraina: ci sono immagini cruente e tragiche di soldati e civili tratte da conflitti in tutto il mondo.
Routh, numerosi piccoli precedenti giudiziari, titolare di una modesta impresa edile alle Hawaii, ha pure criticato spesso Trump sui social, specie a proposito dell’Ucraina. Euronews riferisce però che dall’Ucraina fonti della Legione Straniera ucraina e della Brigata Azov, legata all’estrema destra, escludono che Routh sia o sia stato un loro membro e abbia o abbia avuto rapporti con loro.
L’uomo si sarebbe aggirato nella macchia intorno al campo da golf di Trump, adiacente alla dimora di Mar-a-lago, per almeno 12 ore prima di essere intercettato e non avrebbe mai avuto il candidato “in linea di tiro”. E c’è chi contesta l’idoneità dell’arma in possesso di Routh – un fucile tipo AK47, ma non l’originale – a colpire con precisione a una distanza di circa 500 metri. Ma anche l’attentatore di Butler sparò da distanza; e anche Lee Oswald, che però era un tiratore scelto, era molto lontano dal suo bersaglio, il presidente John F. Kennedy.
Secondo i responsabili del Secret Service, quanto avvenuto dimostra che le misure di sicurezza supplementari adottate dopo gli errori compiuti due mesi or sono in Pennsylvania funzionano. Secondo altri, l’episodio di per sé dimostra che non sono sufficienti. E Biden s’è affrettato a disporre che le misure di sicurezza intorno a Trump siano ulteriormente rafforzate.
I media conservatori, come il Daily Signal della Heritage Foundation, colgono l’occasione per tirare fuori nuove indiscrezioni sugli errori fatti a luglio dal Secret Service. E Dan Bongino, un ex addetto alla sicurezza del presidente, si chiede se sia stata una talpa a dare indicazioni a Routh su quando e dove Trump sarebbe stato domenica sui campi di golf. Ma forse non c’era bisogno di una talpa: Trump è molto spesso la domenica sui campi di golf e prima o poi passa dalla buca 5 e dalla buca 6.
Giampiero Gramaglia
Giornalista, docente di giornalismo alla Sapienza
Mondo - 17 Settembre 2024
Donald Trump e il tentativo di attentato: non è chiaro come ciò possa impattare sul voto
Il 13 luglio, il fallito attentato a Donald Trump a Butler in Pennsylvania – l’ex presidente lievemente ferito, una persona uccisa e una ferita, lo sparatore ammazzato dal Secret Service – aveva messo una pietra tombale sulle residue possibilità di Joe Biden di restare alla Casa Bianca. Trump, che aveva vinto il dibattito televisivo del 27 giugno e aveva poi beneficiato di una sentenza favorevole della Corte Suprema, era assurto ad un eroe invulnerabile: quel giorno, nessuno avrebbe scommesso un cent sul vecchio Biden. Che infatti otto giorni dopo, il 21 luglio, si ritirò dalla corsa.
Non è invece chiaro come l’episodio di domenica possa impattare su Usa 2024: se cambi l’inerzia della corsa o sposti voti sul candidato repubblicano. E non è neppure chiaro che cosa sia accaduto domenica, fuori dal perimetro del terreno di golf di sua proprietà su cui il magnate stava giocando. La Cnn lancia una sorta di esortazione, “Non di nuovo”; altri media sono più sfumati: il New York Times usa come formula “apparente tentativo di attentato”; il Washington Post preferisce invece parlare di “potenziale attentato”; tutti scandagliano la personalità dell’arrestato e i suoi possibili moventi.
Mentre notizie e interrogativi s’intrecciano sui media Usa, l’ex presidente e candidato repubblicano alla Casa Bianca, dopo un primo momento di cautela e riserbo, parte all’attacco, mettendo esplicitamente sotto accusa il presidente Joe Biden e la sua rivale Kamala Harris. “La loro retorica infiammatoria – dice alla Fox – fa sì che io sono quello cui sparano, mentre sto cercando di rendere sicuro questo Paese”. Colpisce il fatto che Trump, che ne è uno specialista come il suo vice J.D. Vance, scarichi la colpa sulla retorica dell’odio di Biden e Harris: “Dio vuole che sia io il presidente degli Stati Uniti”, dice. E sostiene che l’attentatore “ha agito sull’onda del linguaggio molto incendiario dei democratici”. Biden e Harris hanno entrambi condannato l’atto di violenza ed espresso sollievo perché Trump è rimasto illeso: frasi e atti di circostanza, se vogliamo. Biden ha anche chiamato Trump, che s’è inizialmente negato al telefono; poi i due hanno avuto una conversazione definita “cordiale”.
Harris insiste che la violenza non ha posto in America. Purtroppo non è vero: la violenza è parte dell’America, che ha avuto quattro presidenti su 46 morti ammazzati e uno ridotto in fin di vita – nessun mestiere politico è statisticamente più pericoloso. E la Cnn ricorda che nel 1975, nel clima del ‘post Watergate’, l’allora presidente Gerald Ford sfuggì a due tentativi d’assassinio in 17 giorni, “in una fase di violenza politica notevole persino per gli standard degli Stati Uniti”.
Su Appunti di Stefano Feltri, il professor Giovanni Boccia Artieri scrive: “In una società sempre più frammentata, la rabbia ha assunto un ruolo cruciale come forza aggregante. E’ un collante sociale”. E suscitano un’eco di scalpore anche le dichiarazioni, poi ritrattate, sia pure in modo un po’ ambiguo, di Elon Musk, che ha commentato l’accaduto incitando all’emulazione gli aspiranti assassini: “Nessuno prova mai a uccidere Biden o Harris”.
La ricerca del cui prodest – forse a Trump, di sicuro non a Harris – va fatta, ma senza allontanarsi da una disamina dei fatti serena.
Usa 2024: la ricostruzione dell’accaduto, le indagini, gli sviluppi
Restiamo a ciò che riportano i media Usa, in base a quanto dichiarato dagli inquirenti, dagli agenti di sicurezza e a quanto da essi stesso raccolto. Emerge con chiarezza che l’uomo intercettato e arrestato non ha mai sparato né a Trump né agli uomini del Secret Service, che gli hanno esploso contro 4 o 5 colpi. Tant’è vero che Ryan Wesley Routh, 58 anni, che è comparso ieri in un’aula del tribunale di West Palm Beach, non è stato accusato per ora di tentato omicidio, ma solo di due reati connessi al fatto di avere un’arma: non aveva diritto di possederla in quanto pregiudicato e la matricola del suo fucile era abrasa.
L’Fbi ritiene che Routh abbia agito da solo e che non stesse lavorando per altri. Quanto al movente, in un libro autopubblicato su Amazon Routh sosteneva che si è “liberi di uccidere” il magnate, definito “folle”, “idiota” e “buffone”. A corredo di un testo di 291 pagine sconclusionato e delirante intitolato La guerra dell’Ucraina impossibile da vincere dall’Ucraina: ci sono immagini cruente e tragiche di soldati e civili tratte da conflitti in tutto il mondo.
Routh, numerosi piccoli precedenti giudiziari, titolare di una modesta impresa edile alle Hawaii, ha pure criticato spesso Trump sui social, specie a proposito dell’Ucraina. Euronews riferisce però che dall’Ucraina fonti della Legione Straniera ucraina e della Brigata Azov, legata all’estrema destra, escludono che Routh sia o sia stato un loro membro e abbia o abbia avuto rapporti con loro.
L’uomo si sarebbe aggirato nella macchia intorno al campo da golf di Trump, adiacente alla dimora di Mar-a-lago, per almeno 12 ore prima di essere intercettato e non avrebbe mai avuto il candidato “in linea di tiro”. E c’è chi contesta l’idoneità dell’arma in possesso di Routh – un fucile tipo AK47, ma non l’originale – a colpire con precisione a una distanza di circa 500 metri. Ma anche l’attentatore di Butler sparò da distanza; e anche Lee Oswald, che però era un tiratore scelto, era molto lontano dal suo bersaglio, il presidente John F. Kennedy.
Secondo i responsabili del Secret Service, quanto avvenuto dimostra che le misure di sicurezza supplementari adottate dopo gli errori compiuti due mesi or sono in Pennsylvania funzionano. Secondo altri, l’episodio di per sé dimostra che non sono sufficienti. E Biden s’è affrettato a disporre che le misure di sicurezza intorno a Trump siano ulteriormente rafforzate.
I media conservatori, come il Daily Signal della Heritage Foundation, colgono l’occasione per tirare fuori nuove indiscrezioni sugli errori fatti a luglio dal Secret Service. E Dan Bongino, un ex addetto alla sicurezza del presidente, si chiede se sia stata una talpa a dare indicazioni a Routh su quando e dove Trump sarebbe stato domenica sui campi di golf. Ma forse non c’era bisogno di una talpa: Trump è molto spesso la domenica sui campi di golf e prima o poi passa dalla buca 5 e dalla buca 6.
TRUMP POWER
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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Il Tar Campania, con sentenza n. 1354/2025 ha accolto il ricorsopresentato da un gruppo di società di charter e da Confindustria Nautica, rappresentate dagli avvocati Enrico Soprano e Federica Esposito, contro il Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, teso all’annullamento del disciplinare integrativo del Regolamento di organizzazione dell' Amp, laddove prevedeva condizioni vessatorie per le Società di charter. In particolare la regolamentazione prevedeva penalizzazioni con riguardo al regime autorizzatorio, il versamento di oneri di segreteria, l’installazione obbligatoria del sistema identificativo Ais. Il Tar ha sancito invece l’incompetenza dell’Ente gestore ad introdurre tale regime, rivestendo carattere innovativo rispetto al regolamento di gestione.
“L’Associazione nazionale di categoria di Confindustria è articolata in 9 Assemblee di settore in rappresentanza di tutta la filiera - spiega il direttore Generale di Confindustria Nautica, Marina Stella - ultima, solo in ordine di costituzione, proprio quella dedicata alle imprese del charter, cui abbiamo assicurato importanti innovazioni normative e per cui continuiamo a lavorare per un nuovo pacchetto di riforma del Codice della nautica da diporto. Auspichiamo che l’ulteriore rafforzamento in corso della nostra compagine associativa porti ulteriori risultati".
"Si tratta di un importante riconoscimento dei diritti delle imprese della locazione e del noleggio che proprio in Campania rappresentano un hub di assoluto rilievo nazionale e internazionale e si specchiano nella qualificata rappresentanza in Confindustria Nautica. La Province di Napoli e Salerno insieme rappresentano il primo polo nazionale in termini di addetti del charter" conferma il responsabile dei Rapporti istituzionali di Confindustria Nautica, Roberto Neglia, che ha seguito la vicenda insieme al consigliere dell’Assemblea 9, Sebastiano Iuculano.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se non riusciamo a fermare chi ha utilizzato in modo illegittimo il software israeliano contro giornalisti, attivisti e forse persino contro un sacerdote, se non ci riusciamo stavolta, la prossima volta faranno peggio. Soprattutto contro i cittadini comuni. Questa battaglia non è contro la Meloni –che scappa dal Parlamento– ma a favore della libertà di quella che i populisti chiamano 'la gente normale'. Credetemi: o li fermiamo ora o la prossima volta faranno peggio. È in gioco la libertà dei cittadini, non solo la privacy". Lo scrive Matteo Renzi nella Enews.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Finalmente abbiamo un leader in Europa che abbia insieme una visione e un futuro. Macron ha poco futuro, Meloni ha poca visione: Merz sarà il vero capo dell’Europa, con buona pace di chi diceva che Meloni sarebbe stata il ponte con l’America. Credo che purtroppo l’unico ponte la Meloni lo stia costruendo con l’Albania del centro migranti, un ponte pagato caro dai contribuenti a forza di viaggi andata e ritorno". Lo scrive sulla Enews Matteo Renzi.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".