Frutta secca targata Fdi, cravatte di Marinella e silenzi. A Napoli si alza il sipario sul G7 più sconclusionato, boccaccesco e politicamente scivoloso della storia recente. Tra gli invitati c’è anche il “re delle cravatte” in seta, Maurizio Marinella, che ci va con un occhio rivolto al cielo, con Berlusconi che – probabilmente – se la ride di gusto: dite quel che volete, tra cravatte al collo dei ministri e palazzi che tremano per una bionda è ancora il mio G7.

Marinella ha un diavolo per capello. Come altre volte si è impegnato a fornire gratis alla Presidenza del Consiglio cento cravatte personalizzate con logo dell’evento (una chioma d’ulivo nel mare) e altrettanti foulard, ma dall’atelier fanno sapere che il repentino cambio dei ministri causa “scandalo Boccia-Sangiuliano” ha prodotto anche il caos nelle comunicazioni con Palazzo Chigi: dal mattino hanno pronto un bel comunicato ma non l’ok per farlo uscire, né indicazioni chiare per consegnare la merce. “Marinella e il G7 un amore iniziato nel lontano 1994 quando c’era la presidenza di Silvio Berlusconi”, dicono dalla storica boutique alla Riviera di Chiaia aspettando l’autorizzazione da Roma.

A guastare la festa ci si mette lei, Maria Rosaria Boccia, la consigliera mancata del ministro che distilla sassolini via social: “Poi ci sarebbe un altro tema da approfondire. Tutti i partecipanti al G7 Cultura riceveranno regali, chi ha selezionato le aziende? Chi ha scelto i regali? Inutile far uscire la “pezza” che si sono iscritti al sito. La decisione è tutta della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Cultura, con quale criterio sono state scelte le aziende?”. Ma di che parla? E perché nessun altro lo fa?

Di sicuro dietro la Presidenza Italiana del G7 di soldi ne girano tanti, circa 100 milioni, mentre di informazioni poche. Spostamenti, accoglienza, catering regali per quelli di Napoli sono decisi in una anonima palazzina di clinker e vetro nella periferia est di Milano. Sono gli uffici di un’agenzia in grande ascesa, la Ab Comunicazioni, che tra i clienti istituzionali vanta la Presidenza del Consiglio (ha organizzato il G20 del 2021 a Venezia), Enit e Trenitalia e varie regioni tra cui la Campania. Sui palchi che allestisce si avvicendano Meloni, Santanché, Salvini, La Russa e Toti. Ha appena vinto la gara da 4 milioni per la nuova campagna sulla sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture. Per Enit cura allestimenti fieristici degli stand. Per Trenitalia la campagna natale 2023 Frecciarossa. Bussare però è inutile: “Per vincoli contrattuali non possiamo dare informazioni sull’organizzazione o qualsiasi altro dettaglio del G7”, risponde il titolare dell’agenzia Andrea Bertoletti, che rimanda al ministero della Cultura, dove però nessuno parla più.

A Pompei l’agenzia arriva partecipando alla gara Consip indetta dalla Presidenza del Consiglio l’anno scorso e chiusa ad aprile per tutti gli eventi e servizi “tecnico/politici” connessi all’anno di Presidenza Italiana del G7 da 27.900 milioni di euro. Si presentano 19 operatori. C’è un primo lotto da 11 milioni per i vertici dei capi di Stato e di Governo, e un secondo per eventi solo ministeriali, come è il G7 della Cultura a Pompei da 13milioni.

Il servizio di “progettazione, organizzazione, allestimento e gestione degli eventi ministeriali” è “chiavi in mano”: significa che Ab Comunicazione ha la discrezionalità di affidare subappalti e subcontratti direttamente. In base all’accordo quadro, il contraente si impegna a garantire “la massima sicurezza e riservatezza degli ospiti che prenderanno parte agli eventi”. Ma anche dei contratti per beni e servizi, dai costi di accoglienza, pernottamento fino ai “doni istituzionali”, compresi gli eventi culturali connessi per 150 persone, cioè i famosi concerti di Beatrice Venezi e Andrea Bocelli.

Per i doni in realtà c’era un doppio binario. Potevano essere reperiti sotto forma di “sponsorizzazione gratuita”, senza oneri per l’amministrazione, in cambio di visibilità, compilando un apposito form di richiesta sul sito della Presidenza. In alternativa, potevano essere acquistati direttamente dal fornitore-agenzia su indicazione del committente, con rimborso. Ecco, Boccia sembra lasciar intendere che in realtà era del tutto inutile presentare richieste, perché tutto – dai doni al catering per gli eventi – era già deciso a tavolino, a scapito di altri fornitori e preventivi più bassi. A favore di chi, non lo dice.

Ogni iniziativa si fa sospetta. Antonio Del Giudice, ex sindaco di Striano di Fdi, ha perso le elezioni a giugno ed è stato condannato perché rubava bici agli immigrati (“puzzano”). Del Giudice è molto vicino sia al ministro Lollobrigida che all’onorevole Michele Schiano di Visconti, coordinatore in Fratelli d’Italia della città metropolitana di Napoli. Da cinque generazioni la sua famiglia ha una ditta di frutta secca e inscatolati vari a Striano e la sua frutta secca finisce nel G7 Agricoltura a Ortigia (dal 26 al 28 settembre), cogliendo un’occasione visibilità che ad altri sembra preclusa. Del Giudice si ritrae: “Non sono tenuto a dirle nulla”.

Quanto mistero. Sulla pagina facebook della Del Giudice Import Export c’è la foto di lui che consegna uno di cinque scatoloni a un’associazione che sarà ospite al G7 dell’Agricoltura di Ortigia: “Un onore per noi sostenere Donna Donna Onlus” si legge. A prenderli dalle sue mani è la fondatrice Nadia Accetti che da Striano si batte contro i disturbi dell’alimentazione. L’iniziativa, chiarisce lei, è a fin di bene: i “cestini della salute” saranno usati per uno stand e un pranzo per bambini.

“L’abbraccio delle istituzioni non ha colore politico e c’è sempre stato”, dice. E non manca ora anche se più nero: il 9 maggio la onlus era alla Camera invitata da Gimmi Cangiano, da più parti indicato come il tramite tra Boccia e Sangiuliano (lui nega) e due mesi prima per un convegno dal titolo “Gustiamo insieme la vita”, sempre su invito del deputato di Fratelli d’Italia. Dove – se conosci qualcuno – vai dappertutto, dal Parlamento al G7. Ma meglio non dirlo, perfino quando era a fin di bene.

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