“Glielo avevo detto anche io ma si vede che quelle cose, dette dal numero 1 al mondo, fanno un altro effetto“. Non capita tutti i giorni di ricevere consigli dal tennista più forte – attualmente – del pianeta. E se a farlo è un caro amico, tanto di guadagnato. Così Matteo Berrettini, aiutato a bordocampo da Jannik Sinner, è riuscito a battere in rimonta l’olandese Botic van de Zandschulp nel suo ultimo match del girone di Coppa Davis giocato a Bologna. A pochi metri da lui, l’altoatesino è stata la spalla perfetta: “Ha dato un bell’aiuto a Matteo quando era in difficoltà contro Van de Zandschulp, gli ha detto di rispondere un po’ più a destra e indietro e da lì ha iniziato ad avere palle break”, rivela Filippo Volandri in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
“Questo è Jannik Sinner: è molto bravo a gestire, a non far vedere le emozioni in campo ma quando è in compagnia si lascia andare, si diverte“. E così è stato a Bologna. Da spettatore e leader. Volandri aveva già detto a Berrettini di posizionare in quel modo nei turni in risposta, ma evidentemente il consiglio era stato dimenticato dal tennista azzurro. Ci ha pensato Sinner a ricordargli quel “trucco” utile per mettere in difficoltà l’olandese. Van de Zandschulp, d’altronde, ha battuto Carlos Alcaraz agli ultimi Us Open ma contro Sinner ha sempre subito brucianti sconfitte: due in questo 2024, senza riuscire a vincere nemmeno un set.
Matteo Berrettini did the Jannik Sinner celebration at the Davis Cup ????????
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) September 15, 2024
Il tifoso Sinner a Bologna
Nonostante il forfait alla prima fase per “scelta condivisa con lo staff e per il bene della squadra”, l’altoatesino non ha fatto mancare il suo supporto al team italiano impegnato a Bologna per la Coppa Davis. La sua presenza è stata fondamentale, anche senza gareggiare: tra battute, risate e consigli a bordo campo Jannik Sinner è riuscito, a suo modo, a lasciare il segno. In attesa della fase finale a Malaga, al quale il numero 1 al mondo non potrà mancare. Questa volta non in borghese, ma in tenuta da gara. E magari proprio al fianco di Matteo Berrettini, come ha suggerito Adriano Panatta.