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Il trucco di Sinner decisivo per la vittoria di Berrettini in Davis. Volandri svela: “Glielo avevo detto anch’io, ma non mi ascoltava”

Il retroscena sulla sfida contro Van De Zandschulp raccontato dal capitano dell'Italia

“Glielo avevo detto anche io ma si vede che quelle cose, dette dal numero 1 al mondo, fanno un altro effetto“. Non capita tutti i giorni di ricevere consigli dal tennista più forte – attualmente – del pianeta. E se a farlo è un caro amico, tanto di guadagnato. Così Matteo Berrettini, aiutato a bordocampo da Jannik Sinner, è riuscito a battere in rimonta l’olandese Botic van de Zandschulp nel suo ultimo match del girone di Coppa Davis giocato a Bologna. A pochi metri da lui, l’altoatesino è stata la spalla perfetta: “Ha dato un bell’aiuto a Matteo quando era in difficoltà contro Van de Zandschulp, gli ha detto di rispondere un po’ più a destra e indietro e da lì ha iniziato ad avere palle break”, rivela Filippo Volandri in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

“Questo è Jannik Sinner: è molto bravo a gestire, a non far vedere le emozioni in campo ma quando è in compagnia si lascia andare, si diverte“. E così è stato a Bologna. Da spettatore e leader. Volandri aveva già detto a Berrettini di posizionare in quel modo nei turni in risposta, ma evidentemente il consiglio era stato dimenticato dal tennista azzurro. Ci ha pensato Sinner a ricordargli quel “trucco” utile per mettere in difficoltà l’olandese. Van de Zandschulp, d’altronde, ha battuto Carlos Alcaraz agli ultimi Us Open ma contro Sinner ha sempre subito brucianti sconfitte: due in questo 2024, senza riuscire a vincere nemmeno un set.

Il tifoso Sinner a Bologna
Nonostante il forfait alla prima fase per “scelta condivisa con lo staff e per il bene della squadra”, l’altoatesino non ha fatto mancare il suo supporto al team italiano impegnato a Bologna per la Coppa Davis. La sua presenza è stata fondamentale, anche senza gareggiare: tra battute, risate e consigli a bordo campo Jannik Sinner è riuscito, a suo modo, a lasciare il segno. In attesa della fase finale a Malaga, al quale il numero 1 al mondo non potrà mancare. Questa volta non in borghese, ma in tenuta da gara. E magari proprio al fianco di Matteo Berrettini, come ha suggerito Adriano Panatta.