È arrivato sul mercato GLP-1 Daily, presentato dal produttore – Lemme, il brand di Kourtney Kardashian – come un prodotto naturale capace di “stimolare i livelli di GLP-1 nell’organismo, ridurre la fame, favorire la sensibilità insulinica e sostenere una sana gestione del peso”. Il supplemento, in vendita on line sul sito del produttore sotto forma di capsule da assumere ogni giorno per 3-6 mesi, costa 66,54 € al mese, con sconti per acquisti superiori; in confronto, un mese di Ozempic iniettabile costa sui 200 €. Ma, nonostante il nome, il nuovo prodotto non contiene l’ormone sintetico GLP-1 e non è agonista del recettore dell’ormone GLP-1, al contrario dei farmaci con la semaglutide. Questi agiscono mimando il funzionamento dell’ormone – prodotto naturalmente dall’intestino – e attivandone il recettore, con vari benefici tra cui dimagrimento e riduzione degli zuccheri ematici. “Sono due classi differenti di prodotti. Entrambi aumentano l’ormone GLP-1 nell’organismo, ma per farlo il farmaco usa un GLP-1 sintetico. Per quanto sia incredibilmente efficace, molti pazienti sperimentano effetti collaterali e cercano una soluzione più sostenibile e naturale. In confronto, Lemme GLP-1 Daily è un supplemento che aiuta l’organismo a stimolare naturalmente il suo GLP-1. Aiuta anche a bruciare il grasso invece dei muscoli, che sappiamo essere un comune effetto collaterale dei farmaci a base di GLP-1”, ha dichiarato a British Vogue la dott. Kathleen Valenton, membro del comitato scientifico di Lemme.
Diversamente dai prodotti a base di semaglutide, indirizzati a chi ha bisogno di aumentare il dosaggio dell’ormone (diabetici in primis) e quindi su prescrizione medica, il nuovo supplemento è di libera vendita. Si basa su tre estratti naturali standardizzati e brevettati, clinicamente studiati – in particolare Eriomin e Moriosil che, sottoposti a studi randomizzati in doppio cieco, mostrarono di influire sull’attività di GLP-1 e di ridurre l’appetito.
Estratto di limone Eriomin
Contiene un mix di antiossidanti del limone; tra questi l’eriocitrina, un flavonone dalla buona biodisponibilità e, secondo una review del 2022 pubblicata su Biomedicine & Pharmacotherapy, con “potenti azioni biologiche dovute alle sue forti attività antiossidanti, antitumorali, antiallergiche, antidiabetiche e antinfiammatorie”. Alcuni studi, per quanto piccoli, hanno mostrato la capacità di Eriomin di aumentare la presenza di GLP-1 nel sangue (in media del 17-22%) rispetto al gruppo placebo e di ridurre i livelli di glucosio mediamente del 5%. Da segnalare anche l’aumento della flora intestinale buona, capace di regolare il peso corporeo.
Estratto di zafferano Supresa
Ricavato dagli stigmi dello zafferano, ricchi di safranale, crocina e picrocrocina, l’estratto lavora sul senso di benessere e sulla riduzione dello stress favoriti dalla droga, agendo così sulla regolazione dell’apporto alimentare. Alcuni studi hanno mostrato una riduzione degli spuntini con l’assunzione di estratti di zafferano, che però in letteratura non hanno mostrato nettamente di favorire il dimagrimento, per lo meno se usati da soli.
Estratto di arancia rossa Morosil
Come suggerisce il nome, questo estratto deriva dal succo delle arance rosse Moro, i cui benefici sono evidenziati in molti studi. I ricercatori si sono soffermati anche sulle potenzialità dimagranti, visto che questi agrumi contengono composti attivi come le antocianine e l’acido ascorbico, che hanno mostrato un’azione contro l’obesità in studi in vitro e in vivo. In particolare uno studio clinico del 2022, pubblicato su Nutrients e condotto su persone sovrappeso, ha mostrato un calo medio del peso del 4,2% rispetto a chi assumeva il placebo, che si fermava al 2,2%. Morosil aveva agito anche sulla distribuzione del grasso, sulla massa grassa e sul rapporto vita-fianchi. Sono certamente buoni risultati, ma siamo ben lontani da quelli ottenuti della semaglutide, capace di ridurre il peso del 15,8% in circa 17 mesi.
La cautela è d’obbligo
Il nuovo supplemento vuole mimare l’azione del farmaco, ma ci riesce? “È importante osservare che mentre alcuni composti delle piante possono influenzare indirettamente i percorsi di GLP-1 o mimare alcuni suoi effetti, essi non equivalgono agli agonisti farmaceutici del recettore di GLP-1”, ha dichiarato a British Vogue l’endocrinologa Rekha Kumar, che auspica ulteriori studi, anche con donne e gruppi sottorappresentati, per comprendere sia l’efficacia sia la sicurezza di questi composti. Per quanto i tre estratti naturali siano considerati sicuri, la reazione individuale può variare. Inoltre non è ben chiaro il loro effetto sinergico, soprattutto sul lungo periodo.
Occorre dunque cautela: il naturale non è per forza a rischio è zero. “I supplementi e gli integratori non sono mai privi di pericolo. Per esempio, anche la supplementazione di calcio e vitamina D, fondamentali per il benessere dello scheletro e di tutto l’organismo, può dare problemi se non vengono somministrati in maniera adeguata”, avverte la prof. Silvia Migliaccio, docente alla Sapienza di Roma e specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo. “Tutto va controllato, l’autoprescrizione non va bene, soprattutto quando è in gioco la modulazione ormonale”. Se dunque, sull’onda del fenomeno social di Ozempic (in effetti tale è diventato), si è tentati di optare per l’alternativa naturale e più economica, è bene rifletterci bene prima di decidere, soprattutto in presenza di condizioni mediche serie come obesità e diabete.