“La questione delle alleanze non si deve prendere mai da nome a nome, ci metto anche il mio, perché dobbiamo prima chiarire cosa va fatto per il Paese. Io dall’inizio ho cominciato a fare un lavoro di chiarezza dell’identità del Pd perché l’avevamo un po’ smarrita”. Così Elly Schlein intervenendo a Tagadà, su La7, commentando di fatto la possibilità di aprire il campo largo anche a Matteo Renzi.

“Ho cominciato dal salario minimo, dalla sanità pubblica, dai diritti, dalle politiche industriali e mai con la presunzione dell’autosufficienza, ho sempre aperto ancor prima che alle forze politiche alla società”, prosegue la segretaria dem.

Il riferimento è agli italiani che hanno scelto di astenersi durante le ultime tornate elettorali. Sono proprio quelli gli elettori che Schlein conta di recuperare. “Io penso che molto più che i dibattiti in politichese, noi in questo momento dovremmo mettere al centro questioni fondamentali. Non da nome a nome, ma da tema a tema“. Ed elenca le priorità: “Salute, scuola pubblica, salari, ci metto anche le politiche industriali che servono ad accompagnare la questione ecologica” e “i diritti”, conclude facendo anche riferimento al diritto alla cittadinanza e alla discussione sullo Ius Scholae.

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