Il numero di ucraini e russi uccisi o feriti in 2 anni e mezzo di guerra ha raggiunto un milione. Lo ha scritto martedì il Wall Street Journal, basandosi su fonti di intelligence occidentali e sottolineando che le elevate perdite da entrambe le parti pongono problemi sul campo di battaglia e accelerano i timori demografici per entrambi i Paesi. Né Mosca né Kiev rilasciano stime ufficiali sui caduti in guerra, mentre a volte hanno diffuso cifre ritenute inaffidabili.

Una stima confidenziale del governo ucraino, all’inizio di quest’anno quantificava in 80 mila i morti e in 400 mila i feriti, riferisce il Wsj. Sull’altro lato del fronte, i servizi segreti occidentali hanno stimato in circa 200.000 i morti e 400.000 i feriti.

Kiev: “Abbiamo sfondato a Kursk in un altro punto” – Le forze di difesa ucraine hanno sfondato in un altro punto del confine russo nella regione di Kursk e sono penetrate a ovest dei territori controllati dal governo di Mosca, in direzione del villaggio di Vesele nel distretto di Glushkovsky. La notizia è riportata dall’agenzia di stampa ucraina Rbc-Ukraine. La nuova conquista risalirebbe a una settimana fa, ed è stata segnalata sui social dall’unità del Gruppo Khorne della 116ª Brigata Meccanizzata Separata delle Forze Armate ucraine. “Siamo entrati in un nuovo luogo, a chilometri di distanza, in territorio russo”, ha scritto l’account dell’unità ucraina. Ad accompagnare l’annuncio un video in cui si vedono veicoli militari ucraini sfondare le cosiddette barriere a denti di drago, si muovono attraverso i campi, lungo le piantagioni forestali ed entrare in un insediamento.

Missili a lungo raggio: il Regno Unito non agirà da solo – Londra “non agirà di propria iniziativa” per quanto riguarda la concessione all’Ucraina del permesso di lanciare attacchi con missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia. Il motivo, ha scritto martedì il Times, è che le testate sono controllate con sistemi di guida di fabbricazione statunitense, e quindi un assenso di Washington è ritenuto cruciale. L’incontro tra il premier britannico Keir Starmer e Giorgia Meloni su questa tema ha consolidato la contrarietà dell’Italia su questo tema.

Lunedì sera, il segretario uscente della Nato Jens Stoltenberg ha ribadito che ogni Alleato può prendere una “decisione individuale” sull’allentamento delle restrizioni per l’uso su suolo russo delle armi che fornisce a Kiev. “Spetta ai singoli alleati prendere queste decisioni, ma è importante che ci consultiamo attentamente su queste questioni, come facciamo”, ha detto Stoltenberg. Il segretario Nato ha sottolineato che “Non ci sono opzioni prive di rischi in guerra. Ma continuo a credere che il rischio più grande per noi sarà se il presidente Vladimir Putin vincerà in Ucraina”.

La Germania assicura altri 100 milioni, ma non i Taurus – La Germania fornirà all’Ucraina altri 100 milioni di euro in aiuti invernali, ha annunciato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, in visita in Moldavia. Il nuovo pacchetto di Berlino vuole essere mirato ad aiutare l’Ucraina a gestire la fase invernale, con i rischi di black out energetici dovuti agli attacchi russi. La Russia sta pianificando un’altra “guerra invernale con l’obiettivo di rendere la vita della popolazione ucraina quanto più terribile possibile”, ha detto Baerbock. Il governo guidato dal cancelliere Olaf Scholz resta fermo nel negare a Kiev l’invio di missili Taurus a lungo raggio, la variante tedesca degli Storm Shadow e degli Atacms statunitensi.

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