La commissione parlamentare di inchiesta che indaga sulle misteriose scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori rafforza il registro investigativo delle indagini. Non solo avvocati, magistrati e giornalisti: due marescialli dell’Arma dei Carabinieri entra nella squadra dei consulenti per fare luce sulle scomparse delle due 15enni di cui non si hanno notizie dal 1983. Si tratta di Michele Ettorre e Giuseppe Angrisano che daranno un taglio diverso alla bicamerale. Sono entrambi membri effettivi al Reparto crimini violenti del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma (il Ros per intenderci). Ci saranno, dalle ultime notizie trapelate, più interrogatori dei singoli testimoni che verranno incrociati ai vecchi atti di inchiesta in cerca di riscontri e incongruenze. Una scelta non casuale di certo e che immaginiamo sia stata presa per contrastare la presunta reticenza emersa da alcune testimonianze, nel corso delle passate audizioni della commissione.
“Conformemente alle indicazioni formulate nell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi svoltosi il primo agosto scorso – ha chiarito una nota diramata dal presidente della commissione Andrea De Priamo – è stato conferito, ai sensi dell’articolo 23, comma 1 del Regolamento interno, per la durata dei lavori della Commissione a decorrere dal primo agosto scorso, l’incarico di collaboratore a tempo parziale al Maresciallo Capo Michele Ettorre e al Maresciallo Capo Giuseppe Andrisano, entrambi effettivi al Reparto crimini violenti del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei carabinieri”.
Secondo quanto riportato dal Corriere, le audizioni riprenderanno il 19 settembre prossimo e sarebbe stata convocata anche un’amica di Emanuela Orlandi, Gabriella Giordani. Il suo nome era stato scritto a penna su uno spartito fatto rinvenire nel settembre 1983 dai presunti rapitori come prova del sequestro della 15enne vaticana scomparsa. Ma c’è di più: un “portavoce” dei sequestratori nel 1984, dopo mesi di silenzio, avrebbe telefonato a casa Giordani per chiedere la scarcerazione dell’attentatore del Papa, Ali Agca, in cambio del rilascio di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. C’era anche lei (fonte: Il Corriere) nel gruppetto di amiche al fianco di Emanuela, al ritorno dal mare, quando pochi giorni prima della scomparsa quando due loschi tipi a bordo di un’auto A112 le si accostarono. Uno dei due afferrò il braccio di Emanuela chiedendo: “È lei?” e l’altro rispose di sì.
Inizialmente pensarono tutti che il ragazzo volesse provarci con Emanuela ma purtroppo avevano altre intenzioni. Il nome di Gabriella compare anche in questo audio esclusivo che FqMagazine ha pubblicato nelle scorse settimane. In questo estratto si può sentire la voce del telefonista anonimo ribattezzato l’amerikano che dà notizie su Emanuela allo zio Mario come prova del contatto con la ragazza. Tra le informazioni richieste dallo zio c’è proprio questa: “L’amica più cara della vostra figliola è Gabriella, non so il cognome, è la sua amica più intima. Questo non era scritto nell’agendina”: in riferimento, presumibilmente all’indirizzo di un’altra amica di Emanuela, Laura Casagrande. E dà l’indirizzo della ragazza.