L’allerta meteo in Emilia-Romagna diventa rossa in quattro province e la Regione è corsa ai ripari raccomandando ai comuni interessati di disporre la chiusura di tutte le scuole elementari, medie e superiori. Non solo. Il governo regionale ha infatti chiesto ai lavoratori che ne ha facoltà di usufruire dello smartworking e, a tutti, di evitare gli spostamenti. Diverse zone sono state colpite già in queste ore da forti piogge che hanno provocato allagamenti e disagi, soprattutto lungo la costa romagnola. Ma la situazione meteo è prevista in peggioramento nelle prossime ore. Da qui, la scelta della presidente della Regione facente funzioni Irene Priolo di invitare alla chiusura degli istituti scolastici nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, con distinguo solo per nidi e materne.

“Quello che stiamo cercando di mettere in atto sono i comportamenti migliori per la nostra popolazione: evitare tutti gli spostamenti in questo momento riteniamo che sia la cosa migliore”, ha detto riolo, spiegando il perché della scelta condivisa con i presidenti delle province di chiudere le scuole domani. “Chiedo anche di consentire eventualmente a tutti i lavoratori che possono usufruire dello smart working domani di evitare degli spostamenti e quindi di rimanere nelle proprie abitazioni”, ha aggiunto la presidente.

Intanto i primi disagi si manifestano anche nel Bolognese, dove continua a piovere: diversi gli interventi dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza i punti dissestati dall’ondata di maltempo. Strade allagate, alberi e rami caduti, smottamenti che hanno interessato alcune strade, in particolare, nelle zone di Pianoro, Monghidoro, Monterenzio, Loiano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano. Il maltempo sta colpendo pesantemente anche altre regioni del Centro Italia, a iniziare dalle Marche dove l’allerta meteo è stata prorogata fino alle 24 di giovedì. Nelle aree collinari e costiere, il livello fissato dalla Protezione Civile è “arancione”. La previsione associata all’allerta indica che le cumulate di precipitazione risulteranno moderate su gran parte della regione e saranno in attenuazione verso sera.

Le piogge cadute dall’inizio dell’evento a ora hanno saturato in gran parte i terreni, riducendone drasticamente la capacità di assorbimento dell’acqua, che così arriverà più velocemente e in quantità maggiori nel reticolo idrografico. Ad Ancona a causa delle forti piogge che continuano da martedì e il verificarsi di alcune criticità, l’amministrazione comunale e l’assessorato alla Protezione Civile hanno aperto il Centro operativo comunale. In città sono stati chiusi i sottopasso di via Caduti del lavoro alla Baraccola e di via Macerata che, riempitosi di fango, è stato inagibile per alcune ore per consentire la pulizia.

Sono decine gli interventi dei vigili del fuoco nella provincia di Ancona, circa 85 nelle Marche di cui 70 tra l’Anconetano e la costa maceratese. Il maltempo ha colpito in particolare la costa ricompresa tra Numana e il Fermano. La situazione è sotto controllo ma comunque monitorata e l’amministrazione ha sconsigliato di entrare in città da sud, senza prendere l’Asse Nord Sud. Segnalati disagi per la viabilità anche nella zona di Osimo stazione. Sono previste unità dei vigili del fuoco in arrivo da Campania e Lombardia in supporto ad Ancona, e dalla Toscana a Macerata.

Nella zona più a nord della regione, quella del Pesarese, il maltempo ha causato infiltrazioni d’acqua in tre scuole: secchi e stracci sono stati posizionati in aule e corridoi per raccogliere l’acqua che filtra dai soffitti. Anche il sottopasso pedonale del Campus scolastico, che permette agli studenti di raggiungere le fermate degli autobus, è completamente invaso dall’acqua. Nonostante la situazione critica, le lezioni sono proseguite. Squadre di tecnici e operai sono al lavoro per ripristinare la normalità il prima possibile.

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