“Fuori il G7 dalla città”. Con questo slogan un gruppo di manifestanti ha protestato contro l’arrivo del summit a Napoli, mostrando lo striscione “Di nazi… in peggio. Ma quale cultura nel Paese della censura”. “Oggi siamo davanti al Museo Nazionale dove da domani inizierà la visita delle delegazioni del G7 cultura prima di spostarsi a Palazzo Reale il 20 e 21 settembre – spiega Davide Dioguardi, del laboratorio Insurgencia – Non ci interessa la laurea del ministro Giuli o i pettegolezzi sull’ex ministro Sangiuliano, ci interessa dire che l’attuale responsabile del ministero della cultura è un fascista, e non lo diciamo noi ma lo dice la sua carriera politica. Crediamo che la cultura si sposi poco con la nostalgia del regime fascista e ne è la prova il clima di sdoganamento dell’ideologia post fascista di cui il governo Meloni si fa portavoce”.
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