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“Sono arrivato a pesare 200 chili, mi rifugiavo nel cibo. Bullizzato perché gay, mi sono creato un’armatura di indifferenza”: Francesco Nozzolino si racconta

L'influencer e musicista si è aperto in una lunga intervista a Fanpage, dove ha toccato diversi temi, tra cui la morte della madre e il suo peso

Una vita difficile, a cui ha dovuto rispondere con uno scudo di protezione. Una protezione dal dolore e dal bullismo. Perché Francesco Saverio Nozzolino, influencer e personaggio televisivo, ha ripercorso la sua vita in una lunga intervista a Fanpage. Un’infanzia, la sua, scandita dalle cure amorevoli di una madre che “amavo, mi portava sempre con sé, la seguivo ovunque. All’ora di pranzo mi aspettava fuori dalla scuola. Parlavamo tanto. Senza di lei mi sentivo solo”. Una relazione, però, che si è dovuta interrompere, bruscamente, a causa della malattia di lei. A cui Nozzolino ha dovuto fronteggiare diventando “autonomo in fretta. Quando tornavo da scuola cucinavo per me e per mio padre”.

E la mente torna in fretta a quel marzo 2011, giorno in cui non ha risposto al telefono all’ultima chiamata di sua madre: “Mi sentirò sempre in colpa per non aver risposto a quella chiamata. Mi stava cercando per un ultimo saluto e non ho risposto, se ci ripenso mi viene ancora da piangere. Rispose mio fratello, dormivamo in camera insieme. Gli disse: ‘È una bella giornata, chiedi a Francesco di stendere i panni’. Sono sollevato che abbia sentito almeno lui al telefono prima che tutto finisse”. Una morte che ha segnato profondamento un giovane Nozzolino, che si è rifugiato “nel cibo, mangiavo di tutto e a qualsiasi ora, anche di notte. Sono arrivato così a pesare 200 chili”. Poi l’inizio di un percorso dal dietologo, grazie al quale “sono riuscito a perdere 30 chili”.

Diverso, invece, il rapporto con suo padre, che non “riesce a concepire il rapporto tra due persone dello stesso sesso”. Ma ciò non toglie l’affetto che il genitore prova per il proprio figlio: “Sono la sua forza, la sua stella polare“, spiega Nozzolino. L’aumento di peso, inoltre, è stato presto mirino dei bulli, come racconta Francesco, ma non solo. “Venivo bullizzato anche perché sono gay. È stato molto pesante ricevere insulti omofobi. Poi ho deciso di crearmi un’armatura di indifferenza, non volevo vivere nel dolore, sono diventato freddo e impassibile”. Un atteggiamento che gli ha permesso di disinteressarsi delle critiche, anche quando è cominciata la sua notorietà televisiva.

Una fama, quella sul piccolo schermo, arrivata grazie all’intuizione di Barbara D’Urso, che lo ha invitato più volte nei suoi salottini: “Che belli gli anni in studio da Barbara, ci siamo divertiti – ricorda Nozzolino -. Era appena finita la puntata e in camerino mi chiese: ‘Sei veramente felice tesoro?’. Non ebbi il tempo di approfondire il discorso, risposi solo: ‘Sì, ma non del tutto’, poi scappai a prendere il treno”. E ora il ritorno in TV con Avanti un altro insieme a Paolo Bonolis: “Lo adoro, è schietto, con un’ironia pungente, ma tanto, tanto buono”. Un lavoro, quello televisivo, che è uno dei suoi sogni insieme a “trovare il vero amore, il principe azzurro che arriva sul suo destriero. Sono un romanticone”, conclude Nozzolino.