La celebre popstar si ritrovò al centro di un'enorme dibattito sulla sua natura sessuale
Chi fa parte del mondo dello spettacolo sa che prima o poi sarà travolto dalle critiche. E agli utenti non importa se è un’informazione vera o falsa, basta che rientri nel dibattito mediatico. È questo il tema che affronta Bill Gates nella serie Netflix What’s Next? Il futuro con Bill Gates, in cui l’ex AD di Microsoft “approfondisce i problemi globali più urgenti ed esplora tecnologie innovative”. In particolare, nel secondo episodio, il filantropo si concentra sull’importanza della verità in un’epoca in cui è difficile contrastare la disinformazione e le teorie complottiste. Proprio in merito a questo tema, Gates chiama la cantante Lady Gaga, vittima di un’ondata complottista quando era ancora giovanissima.
La celebre popstar, infatti, si ritrovò al centro di un’enorme dibattito riguardante la sua natura sessuale, tant’è che molti iniziarono a chiedersi se Gaga fosse, in realtà, un maschio. “Quando avevo 20 anni si diceva che fossi un uomo. Ho girato il mondo per promuovere i miei dischi e in quasi tutte le interviste mi chiedevano: ‘Si dice che tu sia un uomo, cos’hai da dire a riguardo?’ E su Internet giravano anche delle mie foto ritoccate”.
La cantante, infatti, non rispose perché non sentiva la necessità di dover replicare a quelle che erano bugie. “Non mi sentivo vittima di quella bugia – spiega Gaga a What’s Next? -. Ho pensato: se una ragazzina fosse accusata della stessa cosa, come reagirebbe sapendo che un personaggio pubblico come me prova vergogna per quest’accusa? Smentire quella bugia significava non pensare a quelle persone. Ho cercato di far riflettere la gente in un altro modo: ho usato la disinformazione per creare un punto di rottura. Sono abituata alle bugie che vengono pubblicate su di me da quando avevo 20 anni. Sono una performer, credo sia anche divertente”.