Le luci si abbassano, le note di un rock and roll forsennato riempiono l’aria e un gruppo di ballerini “ribelli” irrompe sulla scena. L’atmosfera è quella di un club della Hollywood anni ’50 perché è lì che Antonio Marras vuole portarci. Lo stilista sardo ci ha abituati negli anni a sfilate che sono delle vere e proprie rappresentazioni teatrali ma questa volta si è superato mettendo in scena un piccolo kolossal con una delle sue collezioni più belle di sempre. Ispirato dalla vita dell’attrice Anna Maria Pierangeli e dal suo amore impossibile con James Dean, il designer di Alghero ha raccontato una storia di sogni, amori e nostalgia, intrecciando la sua terra d’origine con la scintillante Hollywood e l’esotica Acapulco. Per la Primavera/Estate 2025 ha creato così un viaggio struggente tra sogno e realtà, tra amore e delusione, tra mito e tradizione.
“Questa è la storia di una ragazza che nasce a Cagliari da una famiglia cattolica, gira il primo film con De Sica e poi Hollywood la chiama”, ci racconta Marras nel backstage. “Cercando l’ispirazione per la collezione, mi sono imbattuto casualmente nella figura di Anna Maria Pierangeli, Pier Angeli per gli americani. Non sapevo avesse origini sarde, l’ho preso come un segno del destino e ne ho fatto la mia musa“. A far breccia nell’immaginario del creativo è in particolare la sua storia d’amore con James Dean, osteggiata dalla famiglia, e la sua nostalgia per la Sardegna, espressa in un’accorata lettera alla madre: proprio questo è il filo conduttore della sfilata. Un amore fugace, bruciato intensamente tra desiderio e malinconia, reso eterno dalla forza irresistibile dell’attrazione che li ha uniti fin dal primo sguardo.
Il defilé si apre con uno scambio di cartoline immaginarie tra Hollywood, Cagliari e Acapulco, sprazzi della vita della diva impersonata da modelle in abiti avvitati con la gonna a ruota, acconciate con i capelli cotonati tipici dell’epoca. I look sensuali e sofisticati parlano di una donna divisa tra il successo internazionale e la nostalgia di casa. I riferimenti alla Sardegna, come il disegno jacquard del Nuraghe e le sfumature della terra, si mescolano nella collezione agli innesti tropicali della California e ai colori vibranti di Acapulco, meta di una vacanza di Pierangeli con James Dean. Sete leggere, denim trattato come pelle, pizzi, ricami e stampe si sovrappongono e si amalgamano grazie alle stampe ricercate. I canoni sono quelli iconici di Marras ma nella loro essenzialità. Tutto è leggero ed equilibrato, contemporaneo e desiderabilissimo. Gli opposti si attraggono: il jeans diventa pelle, la pelle si stampa come un tessuto, il knitwear si trasforma in rafia. Maxi cappelli di paglia celano i volti delle modelle, mentre abiti da cocktail anni ’50 si declinano in stampe maculate, check e floreali. E’ tutto un gioco di contrasti e armonie. Anche gli accessori, dalle borse alle calzature, sono meritatamente protagonisti in passerella. E’ quasi couture, con le lavorazioni artigianali realizzate a mano dalle sarte che lavorano nel laboratorio dello stilista ad Alghero: “Sì, ho ritrovato il piacere di fare abiti d’alta moda“, confida. E il guizzo è l’anima di questa meravigliosa collezione.