Il sangue si è sciolto, il “miracolo” di San Gennaro si è ripetuto. L’annuncio dell’avvenuta liquefazione del sangue del santo patrono è stato dato dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, alle 10 in punto. Come si vede nelle immagini, il sangue, già sciolto, è stato prelevato dalla Cappella del Tesoro della Cattedrale cittadina e portato in processione fino all’altare maggiore. La giornata di festa è iniziata alle 7.30 con l’apertura della Cattedrale, che rimarrà aperta fino alle 21. Tra i presenti alla celebrazione, oltre al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e al governatore della Campania Vincenzo De Luca, anche il principe Carlo di Borbone, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e l’attrice Marisa Laurito. L’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha invitato i fedeli nell’omelia a non considerare il miracolo come un semplice oracolo o presagio, ma come un richiamo al Vangelo e ai suoi valori di giustizia e solidarietà. “Il sangue, che si sciolga o no, è il segno del sangue di Cristo versato per amore”, ha sottolineato.
La storia del sangue di San Gennaro e del suo miracoloso scioglimento affonda le radici nel IV secolo, quando le spoglie del santo furono traslate a Napoli. Secondo la tradizione, una donna raccolse il sangue del martire decapitato in due ampolle, che da allora sono custodite nella Cappella del Tesoro di San Gennaro. Il fenomeno della liquefazione, che si verifica tre volte l’anno – il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre (ricorrenza del martirio) e il 16 dicembre (in memoria dell’eruzione del Vesuvio del 1631) – è considerato un prodigio divino e un segno di protezione per la città di Napoli. Sebbene la scienza abbia cercato di spiegare il fenomeno, attribuendolo a particolari composti chimici, il miracolo di San Gennaro continua a suscitare stupore e devozione nei fedeli.