“Quello che ha fatto in Israele “facendo esplodere cercapersone e walkie talkie colpendo i civili “è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra”. A dirlo è il leader della milizia Hezbollah libanese, Hassan Nasrallah, nel suo discorso televisivo. In concomitanza con l’apparizione in tv, jet militari israeliani hanno sorvolato Beirut a bassa quota e un’intensa serie di attacchi aerei israeliani si è registrata nel sud del Libano.
“Quello che è successo è stata una grande operazione terroristica“, ha continuato Nasrallah, affermando che “Israele voleva uccidere 5mila persone in due minuti. Ma visto che molti dispositivi erano spenti, non funzionanti o non distribuiti, il bilancio è stato più basso. Israele ha colpito in aree affollate di civili come ospedali, supermercati, luoghi pubblici”.
Il leader di Hezbollah ha spiegato che il bilancio delle vittime non è ancora definitivo (al momento si contano 37 morti, ndr) , poi un’ammissione: “Non c’è dubbio che abbiamo subito un duro colpo che non ha precedenti nella nostra storia… questo livello di criminalità forse non ha precedenti nel mondo”. Tuttavia “Il nostro ambiente, la nostra struttura, la leadership e il controllo sono stabili”. Nasrallah ha poi affermato che “Il fronte libanese rimarrà aperto finché non finirà l’aggressione di Israele contro Gaza”.
Poi la promessa di una futura risposta a Tel Aviv che però sembra, per il momento, fermare un’immediata escalation dello scontro. “Ciò che è accaduto martedì e mercoledì incontrerà la giusta punizione e una resa dei conti difficile, e non parlerò di tempo o luogo”, ha detto il leader degli Hezbollah.
Sul fronte opposto il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha tenuto una valutazione e approvato i piani di battaglia per il fronte settentrionale. “La guerra nel nord è entrata in una nuova fase caratterizzata da opportunità significative, ma anche da gravi rischi”, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. “Le operazioni militari continueranno”, ha detto inoltre Gallant, ribadendo però l’impegno per il ritorno degli ostaggi e la sconfitta di Hamas. Stasera il primo ministro Benjamin Netanyahu sta conducendo una valutazione della situazione presso il ministero della Difesa a Tel Aviv.
Intanto, secondo quanto riporta la Cnn, si apprende che il presidente statunitense Joe Biden non incontrerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante la sua visita a New York per l’assemblea dell’Onu. Vertice di emergenza a Parigi tra Usa, Francia, Germania, Italia e Gb. Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con le principali autorità libanesi esprimendo la sua solidarietà “nel momento particolarmente difficile” che sta vivendo il paese e lanciando loro un appello “alla responsabilità per evitare un’escalation”. Lo ha reso noto l’Eliseo.
Il governo britannico si dichiara “profondamente preoccupato per l’escalation delle tensioni e per le vittime civili in Libano”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, David Lammy, sul suo profilo X dando notizia di aver sentito il collega libanese Najib Mikati dopo i recenti attacchi attribuiti a Israele e di aver discusso con lui della “necessità di una soluzione negoziata per ripristinare la stabilità e la sicurezza lungo la Linea Blu”, al confine israelo-libanese. Lammy ha poi sollecitato i cittadini britannici a lasciare il Libano finché vi sono voli disponibili paventando “un rapido peggioramento della situazione”.