Un’aggressione insensata e violenta, scaturita -secondo i testimoni – dalla rabbia per l’esonero di Daniele De Rossi, si è consumata nel pomeriggio di mercoledì 18 settembre nel quartiere Balduina di Roma. Un uomo, visibilmente fuori di sé, ha sferrato pugni contro un operatore Ama che si trovava in servizio su un camioncino della municipalizzata romana. La scena, ripresa da alcuni residenti, è stata riportata dal quotidiano online La Capitale, anche con una testimonianza video dell’aggressione.

Secondo i testimoni, l’aggressore era vestito con una tuta della As Roma. Ha prima insultato il lavoratore che stava raccogliendo i rifiuti, per poi passare ai pugni. Il motivo dell’assalto sarebbe legato, incredibilmente, alla frustrazione per l’esonero di Daniele De Rossi. L’ex capitano giallorosso ieri è stato sollevato dal suo incarico: la società ha affidato la panchina a Ivan Juric. Alcuni passanti e un altro operatore Ama sono riusciti a intervenire per fermare l’uomo, evitando conseguenze peggiori.

Il video dell’aggressione, ripreso da alcuni residente e pubblicato da La Capitale, mostra chiaramente il lavoratore Ama tentare di difendersi mentre l’aggressore lo colpisce ripetutamente. Solo l’intervento del collega e di altre persone ha permesso di placare la furia dell’uomo. L’episodio ha suscitato profonda indignazione, spingendo Ama a prendere una posizione netta. “Esprimiamo la nostra massima solidarietà al nostro operatore – hanno dichiarato il presidente Bruno Manzi e il direttore generale Alessandro Filippi – Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza inaccettabile ai danni delle nostre operatrici e operatori, che ogni giorno lavorano per il decoro della città”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Maignan a rischio derby, pronto Lorenzo Torriani: chi è portiere del Milan che ha esordito in Champions contro il Liverpool

next
Articolo Successivo

Roma, le reazioni all’esonero di De Rossi. Gassmann e Amendola durissimi: “Il calcio ha perso ogni dignità”. “Questo sport fa schifo”

next