“Che mondo è questo?”. Così Max Giusti, grande tifoso romanista, esprime all’Adnkronos tutta la sua amarezza per l’esonero di Daniele De Rossi dalla panchina della Roma. “Il mondo romantico che conoscevo, bello, dove c’era un presidente, penso a Dino Viola e alla famiglia Sensi che hanno veramente vissuto il calcio, oggi – con l’esonero di De Rossi – scopro che non c’è più”. L’attore romano, dunque, non si capacita di come si sia arrivati a questa decisione. “Nell’ultima partita la Roma ha giocato bene per 60 minuti. Si iniziava a vedere qualcosa. C’era una luce”.
Ora, però, la delusione è tanta: “Che senso ha per me, a 56 anni, stare male perché si esonera un allenatore oppure cercare di fare di tutto per andare a vedere una partita allo stadio? Cosa è rimasto ancora da vedere? Giocatori che vanno via a mercato iniziato, a mercato finito. Dybala che doveva andare via e improvvisamente è rimasto”. “Oggi mi sono reso conto che il tempo del calcio con i calciatori, delle figurine è finito. Forse lo sapevo già ma stavolta l’album delle figurine lo possiamo pure stracciare“. L’attore romano conclude con un messaggio diretto alla società: “Secondo me, chi gestisce una società come questa, per avere un tifoso come me, per farlo appassionare, non può comunicare solamente con le foto su Instagram. L’unica cosa che mi sento di dire è un abbraccio solidale a Daniele De Rossi”.