Giustizia & Impunità

Neonati seppelliti – “Estetista, bar e la pizza con la famiglia” dopo il parto. Perizia psichiatrica per Chiara Petrolini?

“Allo stato non ci sono evidenze” di una incapacità di intendere e di volere di Chiara Petrolini. “Ovviamente è un profilo che ci riserviamo di verificare”, ha detto il procuratore di Parma Alfonso D’Avino durante la conferenza stampa in cui ha illustrato le indagini e la misura cautelare eseguita nei confronti della studentessa accusata dell’omicidio premeditato del figlio nato ad agosto.

“Quello che ci ha impressionato è che una ragazza che faceva la babysitter, ha gestito come responsabile una colonia estiva, dall’altra parte ha avuto questo tipo di comportamento. Un comportamento che lascia perplessi nel momento in cui si vede cosa ha fatto dopo aver sepolto il bambino. A meno di 24 ore dal parto ha avuto la forza fisica di andare dall’estetista, in un bar, mangiare la pizza con la famiglia. Ci si chiede che cosa c’è dentro. La cosa trova riscontro nella verifica di cosa è successo un anno prima: dopo la morte del figlio, il pomeriggio, il giorno dopo, andò a fare shopping con un’amica”. Tutto questo “potrà formare oggetto di valutazione per verificare la capacità, ma oggi è prematuro” aggiunge il magistrato.

Quando le è stato chiesto dagli investigatori se voleva tenere i figli, la ragazza ha risposto di sì anche questo contrasta, secondo la procura che contesta la premeditazione, con tutto il suo comportamento. “Ha riferito che, tornati dagli Stati Uniti, avrebbe detto ai genitori che era incinta“. Una dichiarazione che operò si sarebbe scontrata con i fatto che il neonato, a cui aveva tagliato il cordone con una forbice, era stato seppellito. Per la prima gravidanza “ha detto che il bimbo era nato morto, e di essersi limitata a prenderlo e seppellirlo”.

Anche per il secondo parto ha raccontato la stessa cosa: che è nato morto, quindi avrebbe tagliato il cordone e lo avrebbe sepolto. Ma questo è stato smentito dall’autopsia: il piccolo, nato a termine, ha respirato. Alla domanda sul perché ha tenuto nascoste le gravidanze? “Ha detto di aver avuto paura del giudizio”. Nelle prime spontanee dichiarazioni fatte la ragazza, che ora si trova ai domiciliari, “aveva detto che ha nascosto il corpo del neonato nel giardino perché lo voleva vicino a sé”. Lo ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Parma, colonnello Andrea Pagliaro. E allora, quando si è intuita la possibilità di una seconda gravidanza, “si è pensato che se veramente ci fosse stato un altro bambino lo avrebbe sepolto sempre lì, vicino alla sua camera”. Quando sono state trovate le ossa “eravamo increduli”, ha ammesso l’ufficiale.