La scelta del governo israeliano di compiere due atti terroristici contro Hezbollah e ieri di attaccare direttamente il Libano è finalizzata ad allargare il conflitto in Medioriente e tendenzialmente a far scoppiare la terza guerra mondiale. E’ infatti evidente che se la guerra con Hezbollah prende forma sono destinati ad entrare in gioco pesantemente anche gli alleati dei libanesi, Iran compreso. Il governo iraniano ha fatto tutto il possibile per evitare la guerra – compreso il non rispondere agli attentati terroristici di Israele nei suoi confronti – ma certo la determinazione con cui Israele cerca lo scontro apre la strada ad ogni scenario.

Inoltre, la trasformazione in bombe attivate da remoto di mezzi di comunicazione di massa diffusissimi, utilizzati confidando nel loro carattere innocuo, apre una nuova frontiera del terrorismo, con un aumento esponenziale dell’insicurezza quotidiana. Se poi a dar vita a questo nuovo livello di terrorismo che può colpire ognuno di noi e dei nostri familiari in ogni momento, non è un gruppo di scatenati pazzoidi ma lo stato sionista, presentato come il guardiano e l’avanguardia della civiltà occidentale, il gioco è fatto: il mondo è tragicamente più insicuro di ieri.

Quale è la logica del governo israeliano? Quella di rimanere in sella puntando ad annichilire tutti i suoi vicini in modo da poter dominare incontrastata nel Medio Oriente. E’ una logica criminale che esclude la possibilità di vivere in pace nel Medio Oriente e tanto meno che nasca uno Stato palestinese: dopo che Rabin venne assassinato da un israeliano, non vi è più alcuna propensione a trovare un accordo con chi legittimamente vive il Palestina o nelle regioni vicine. E’ una strada che porta dritta alla terza guerra mondiale anche perché è bene ricordarsi che esiste un trattato di mutua assistenza tra Iran e Russia, per cui la strada dell’escalation è piuttosto breve…

Il governo Netanyahu sta perseguendo e può perseguire questo piano criminale solo e in quanto è sostenuto ed armato dagli Usa e dall’Europa, Germania e Italia in prima fila.

L’unica cosa da fare per fermare questa bestia feroce impazzita è quella di affamarla, non dando più armi e non acquistando più alcun prodotto israeliano e nello stesso tempo facendo pagare ai governi europei il necessario prezzo politico per la criminale azione che stanno svolgendo.

La follia criminale dello Stato israeliano non è però isolata. Sempre ieri, una larga maggioranza del Parlamento europeo ha votato per intensificare la guerra e le sanzioni contro la Russia e per chiedere ai paesi europei – e quindi alla Nato – di dare il via libera al lancio dei propri missili dall’Ucraina sulla Russia. Il punto non è infatti di dare il permesso all’esercito ucraino di utilizzare armi occidentali, perché l’esercito ucraino non è in grado di usarle. Il Parlamento europeo ha quindi chiesto ai paesi europei membri della Nato di usare direttamente le proprie armi contro la Russia, cioè di aprire la terza guerra mondiale senza averla dichiarata.

Visto che il Presidente degli Stati Uniti – ben consigliato dal Pentagono – si è rifiutato di dare il via libera a questa operazione suicida è evidente che il Parlamento europeo non ha votato solo per aprire la terza guerra mondiale ma ne ha anche deciso la sede: l’Europa, candidando il nostro continente ad ospitare un bel conflitto nucleare.

Mentre nel caso del governo israeliano ci troviamo dinnanzi a terroristi criminali che provano disperatamente a salvare la loro carriera politica e il loro progetto politico fondato su un delirio di onnipotenza suprematista sionista, qui la cosa è più complessa, perché è evidente che l’Europa ha tutto da perdere da questa folle decisione. Ovviamente confidiamo che la posizione statunitense, che ha dato il via alla guerra ma che non vuole una terza guerra mondiale con bombe “fine di mondo” – ma vuole una guerra permanente mondializzata senza “bombe fine di mondo” – impedisca ai dementi nostrani di procedere, ma certo la decisione di giovedì non è cosa che resterà senza conseguenze.

Contro questi apprendisti stregoni occorre fare due cose.

Da un lato costruire la più ampia mobilitazione popolare e una grande campagna di massa contro la guerra: in Italia e in tutta Europa. Una campagna di massa che evidenzi come la logica della guerra non solo sia distruttiva per l’Europa qualora i desiderata dei parlamentari europei si realizzassero, ma è distruttiva dell’Europa già oggi, visto che gli armamenti e le sanzioni le paghiamo noi e portano con se la riduzione dei diritti e delle tutele sociali. Lo sciopero generale contro le spese militari è l’obiettivo a cui lavorare da subito, prima che sia troppo tardi.

Dall’altra occorre costruire uno stigma invalicabile contro le forze politiche che hanno alla fine approvato la risoluzione a favore della terza guerra mondiale. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Partito democratico, al di la dei litigi quotidiani, sono organicamente e programmaticamente a favore della terza guerra mondiale: non si può far finta di nulla.

Quindi, nella logica non violenta che ci caratterizza, il boicottaggio e la rottura di ogni relazione con Israele è la strada da perseguire per obbligare quello stato a interrompere la sua azione criminale. Parimenti la rottura di ogni accordo con i partiti guerrafondai di casa nostra è la conseguenza necessaria per cercare di impedire che la catastrofe arrivi perché gli apprendisti stregoni non sono stati fermati e isolati.

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Il video dei soldati israeliani che gettano giù dai tetti i corpi di tre palestinesi dopo un raid in Cisgiordania

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