Il rapper racconta il suo messaggio: “Dietro ogni personaggio c'è una persona, bisogna rispettarla”
“Locura” è il disco più bello di Lazza ed è arrivato a due anni di distanza da “Sirio”, che ha collezionato nove dischi di platino. Oltre al singolo con Laura Pausini “Zeri in più (Locura)”, segnaliamo anche il duetto con Sfera Ebbasta “Fentanyl”, ma anche “Male da vendere” e “Casanova” il feat. con uno dei rapper più promettenti della scena attuale Artie 5ive. Ma anche “Giorno da cani” e “Buio davanti”. Tutti e diciotto i brani della tracklist offrono tutte le sfaccettature di Lazza che non si limita al rap, ma offre il suo sguardo completo della visione musicale attuale.
Il disco è nato tra gli studi di Miami, Los Angeles e Parigi, dove ha collaborato anche con produttori del calibro di Foreign Teck. La direzione artistico-musicale è stata affidata a Drillionaire. Oltre ai già citati Laura Pausini, Sfera Ebbasta e Artie 5ive, ci sono anche Marracash, Ghali, Artie 5ive, Guè, Kid Yugi e Lil Baby.
Come nasce la collaborazione con Laura Pausini per “Zeri in più”?
Da una amicizia che dura da due anni. Avevo questo brano con un campionamento di un pezzo in spagnolo, ho sentito l’esigenza di riscrivere la parte in italiano e farla cantare a Laura. Ci è sembrata subito una bella idea.
L’inizio del brano per stile e sonorità sembra un omaggio a Franco Califano, la dedica al cantautore è voluta?
Direi di più Massimo Ranieri. Ma credo sia una casualità… Però se ha ricordato Califano sono molto contento perché sono un suo grandissimo fan.
Qual è il messaggio del tuo disco “Locura”, che vorresti arrivasse a chi ti ascolta?
Parlo dell’essere personaggio pubblico ed esposto alla fama che vuol dire anche l’esser fermato per strada ed essere riconosciuti. Ma la fama non si traduce solo in una tranquillità economica. Vorrei che la gente capisse che a un personaggio esposto è concessa anche una giornata no, mi capita anche di litigare madre o di avere la macchina rigata sotto casa… Quindi se quel giorno do una risposta poco carina e non è perdonata questa cosa, sappiate che dietro i personaggi ci sono le persone.
Uno dei brani più intensi del disco è “Buio davanti”, ci racconti come è nata e cosa ti ha ispirato la scrittura di questo brano?
È nato in studio, quando ho incontrato Takagi e Ketra, due producer che hanno le hit nelle mani e le beccano sempre. Non so come fanno. Ero in studio e loro mi hanno fatto sentire questo brano un po’ titubanti perché era un mondo musicale lontano dal mio. Invece a me è piaciuta subito quella idea registrata con sopra le parole di Jacopo Ettorre che stimo molto. Sono certo che il 300% dei miei fan affezionati non se l’accollerà questo brano, ma mi faceva piacere uscire dalla mia zona comfort.
Hai già in mente scenografia e scaletta per il tuo prossimo tour?
La scenografia ce l’ho in mente e non la dico, alla scaletta ancora non ho pensato.
Sanremo ti ha portato bene, ci torneresti quest’anno?
Mi ha portato bene, ma non ci tornerei perché sono in tour.
Nel panorama musicale italiano forse c’è troppo rap e spesso non fatto bene…
Ma credo non ci sia troppo rap e penso che l’utente medio non la pensi così, anche se molti altri dicono che c’è ormai un rap che si affida al pop. Ma per me il pop è Eros Ramazzotti, un mondo anche lontano anni luce da quello che faccio. Quello che mi sento dire è che c’è tanta roba in più e più aperta musicalmente.
Alcuni della nuova generazione non sanno nemmeno stare sul palco. Cosa ne pensi e cosa consiglieresti per migliorare nella scrittura?
È vero, tanti miei colleghi non sanno stare sul palco e non voglio fare il polemico. A loro dico: andate in sala prove e provate perché non sapete cosa vi perdete a fare dei live. Deve essere in primis un divertimento vostro.
Il dissing Fedez – Tony Effe sta mobilitando il mondo rap, che ne pensi?
Sono fatti loro. Io sto uscendo con il mio disco e non mi occupo dei dischi degli altri. Non mi piace fare la guerra degli altri.
Meglio il dissing Vacca-Marra?
Non sono un fan del dissing… Se due si stanno sul cazzo e si dissano tra loro si stanno facendo solo un favore perché si stanno facendo promo a vicenda, quindi lasciate perdere.
Da gennaio Lazza porterà il suo album”Locura” sui palchi dei palasport italiani con il Locura Tour 2025, 11 date -prodotte da Vivo Concerti- già quasi tutte sold out.
(Foto di Bogdan ‘CHILLDAYS’ Plakov)