“La verità su quell’incidente non ve l’abbiamo mai raccontata tutta”. Ora invece Franco Morbidelli si è aperto. Il pilota italiano, campione del mondo in Moto2 nel 2017 e vicecampione della MotoGp nel 2020, ha raccontato per la prima volta i dettagli dell’incidente di cui è stato vittima lo scorso gennaio sul circuito portoghese di Portimao, durante la sessione di test invernali. All’altezza della curva 9, il pilota è caduto perdendo conoscenza. “Era in una posizione strana”, raccontò Marc Marquez, che insieme al fratello Alex fu stato tra i primi a soccorrerlo. Trasportato immediatamente all’ospedale di Faro, Morbidelli è rimasto sotto osservazione per tre giorni, saltando i test ufficiali in Malesia. Nonostante il recupero apparentemente rapido, Morbidelli oggi confessa di aver vissuto momenti di grande paura: “Ho perso la memoria per due settimane“.

“Ho temuto di non tornare normale”, ha raccontato Morbidelli in un’intervista a Repubblica. “Non riconoscevo nemmeno le persone a me più care, i familiari più importanti. Sembrava impossibile, eppure è successo. Ogni giorno, però, tornava un po’ di lucidità, un dettaglio in più, fino a quando il mio cervello ha ripreso a lavorare normalmente”, ha spiegato. La scelta di mantenere il riserbo sulla gravità dell’incidente è stata dettata dalla volontà di evitare ulteriori sofferenze: “Se lo avessimo detto, avremmo sofferto tutti di più”. Oggi, il 29enne ammette di aver superato il trauma, anche se qualche piccola lacuna di memoria rimane: “Ci sono cose che ancora non ricordo, ma succedeva anche prima di Portimao”, scherza.

La ripresa non è stata facile, soprattutto per chi gli è stato vicino, come la madre Cristina e la fidanzata Francesca: “Mia madre, che è brasiliana, ha affrontato tutto col sorriso, mi ha dato molta positività. Francesca, invece, ha combattuto al mio fianco con grande coraggio“. A soli sei settimane dall’incidente, Morbidelli infatti è tornato in pista per il Gran Premio di Losail, primo appuntamento della stagione di MotoGp 2024, nonostante le difficoltà fisiche e mentali: “Due settimane prima ero ancora stordito, ma il supporto della squadra è stato incredibile. Risalire in moto dopo più di tre mesi è stato durissimo, ma sapevo che era l’unico modo per superare l’incidente”.

Dopo un inizio di stagione prudente, Morbidelli è riuscito a crescere costantemente, supportato anche dalla sua Ducati e dal Team Pramac: “Guidare una moto con queste prestazioni incredibili e avere un team fantastico intorno a me ha fatto la differenza. Ora voglio chiudere sempre nei primi cinque e magari vincere qualche gara prima della fine della stagione”. La prossima potrebbe essere quella di una nuova svolta: Morbidelli lascerà la Pramac per continuare a guidare una Ducati con il team VR46 di Valentino Rossi: “Ritrovarmi con Vale sarà una bella storia e continuare con una Ducati sarà sicuramente un vantaggio“. Infine, riflettendo sull’esperienza vissuta, Morbidelli conclude: “La vita ti mette alla prova in ogni momento. Ho imparato che devi essere forte per affrontare le avversità. Sono fortunato ad avere accanto persone che mi amano, spero di meritarmelo. Dubbi o paure quando salgo in moto? Se c’erano, li ho dimenticati anche quelli”.

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