Nelle scorse ore è arrivato infatti il via libera al culto pubblico di Medjugorje da parte del Vaticano
“Questa è una giornata epocale, unica, straordinaria. Quando l’ho saputo, ho pianto“. Con queste parole cariche di emozione, Paolo Brosio ha commentato all’Adnkronos il via libera al culto pubblico di Medjugorje da parte del Vaticano. Raggiunto telefonicamente proprio mentre si trovava al santuario, il giornalista e scrittore, che proprio a Medjugorje ha riscoperto la fede, ha espresso la sua profonda gioia per questa decisione storica.
“Ci sono voluti più di 40 anni, ma finalmente è arrivato il disco verde”, ha dichiarato Brosio. “Questo luogo ha viaggiato forte pur avendo i freni tirati, e adesso andrà sempre più forte”. La decisione del Vaticano, secondo Brosio, rappresenta anche “uno smacco per chi derideva e prendeva in giro chi ha deciso di credere”.
Brosio, che si definisce scherzosamente “un tifoso della curva della Madonna”, ha descritto Medjugorje come “un luogo misterioso, sovrannaturale, avvincente“. La notizia del via libera al culto pubblico ha suscitato in lui un’emozione profonda: “Oggi sento di passare dalle mani di mia madre, volata in cielo lo scorso anno, a quelle della Madonna”.
Attualmente, Brosio si trova a Medjugorje, dove sta portando avanti un importante progetto umanitario: la costruzione di un ospedale di Pronto Soccorso della pace. “Sento di doverlo fare, anche perché il più vicino è a chilometri di distanza su una strada infernale”, ha spiegato. Nonostante le difficoltà e la mancanza di sostegno economico da parte della Chiesa o dei frati, Brosio è determinato a portare a termine il progetto, grazie anche all’aiuto di alcuni benefattori e alla generosità di chi crede nella sua missione. “La fede è bella, ma senza carità è sterile”, ha concluso Brosio, sottolineando l’importanza dell’impegno concreto verso il prossimo.