Un colpo ben organizzato, anche se non fino in fondo, quello messo in atto in un hotel a 5 stelle di Palazzo del Corso, a Gallipoli, dove portiere dell’hotel, che lavorava lì da circa un mese, è tra gli autori – secondo la procura di Lecce – di un furto da 2.850 euro assieme a sei complici. Gli uomini sono stati individuati e denunciati e ora le accuse a loro carico, ipotizzate dalla pm Donatina Buffelli, sono di furto aggravato, simulazione di reato e falsa denuncia.

La falsa rapina – La banda dei sette, come riporta l’edizione barese di Repubblica, aveva un piano ben preciso. La notte del 19 maggio 2022, dopo aver messo a segno il furto, il portiere, considerato il basista, si era fatto ritrovare dal direttore dell’albergo imbavagliato e riverso sul pavimento nei pressi dell’ingresso della struttura. L’uomo ha raccontato di essere stato aggredito da quattro uomini che avevano fatto irruzione nella hall costringendolo a recarsi nella stanza della direzione e a prelevare i soldi custoditi nella cassaforte. Quasi contemporaneamente, uno dei complici dell’uomo, si è recato alla stazione dei carabinieri di Trepuzzi per denunciare il furto dell’auto utilizzata per compiere la rapina.

La verità sul furto – Già dalle prime indagini è risultato, però, che la Ford Puma della quale si era denunciata la scomparsa era stata invece presa a noleggio in Francia e mai restituita. Questo elemento, assieme al racconto del portiere, hanno portato gli inquirenti a dubitare della versione fornita e l’analisi del sistema di sorveglianza dell’hotel ha confermato i sospetti: sia il furto che la denuncia facevano parte della messa in scena che gli uomini avevano organizzato per coprire il furto da loro stessi messo a segno.

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