I 70 anni di Oscar Farinetti (il prossimo 24 settembre) celebrati con un’intervista sul Corriere della Sera nella quale l’imprenditore inizia dai rimpianti: “Aver studiato poco da giovane, quindi aver scoperto la letteratura, l’arte e la fotografia a 50 anni. Però preferisco avere rimorsi che rimpianti”. Il rimorso riguarda un caro amico che, spiega Farinetti, “aveva un grave problema di alcol. Ho cercato di aiutarlo offrendogli un posto di magazziniere, che ha mantenuto per dieci anni. Però rubava, un giorno le telecamere lo hanno inchiodato e l’ho dovuto licenziare. Dopo un mese è morto, bruciato vivo nella sua mansarda perché si era addormentato fumando. Questa cosa mi ha dilaniato. Tornassi indietro non lo licenzierei, spiegherei ai colleghi che tenerlo è un gesto d’amore”.
Quando gli viene chiesto come mai abbia investito alla perferia di Bologna in quello che oggi si chiama Gran Tour Italia ma è nato come Fico, risponde: “Per chiudere un cerchio. Questo posto lo avevo disegnato, ma non lo gestivo io. Poi è arrivato il Covid. Ma anche dopo la pandemia continuava ad andare male e davano tutti la colpa a me. Quindi l’ho ricomprato, ho ripianato i debiti e l’ho rifatto come gesto d’onore. Se perdo anche un po’ di soldi cosa mi cambia? È il mio modo di fare il missionario. Ma sono convinto che nel 2026 andrà in pari”.
Dalla moglie che all’inizio lo ha “salvato (…) faceva la supplente di matematica e poi ha vinto il concorso all’istituto bancario San Paolo: grazie a lei ogni 27 del mese arrivavano 600 mila lire”, al fatto di non comprare niente online ma nemmeno di persona (“va mia moglie”): “Non entro in un negozio da quando sono sposato: né abbigliamento, né scarpe o calze. Sono un mercante che fa luoghi di retail, ma odio fare il cliente. Tranne le librerie, lì ci vado. Poi a volte chiedo alla mia assistente di comprarmi un libro su Amazon. Jeff Bezos è un genio assoluto, la persona che ammiro di più nel digitale”, Farinetti dice anche qual è il suo piatto preferito: “I peperoni con la bagna cauda mi mandano fuori di testa”.