Il diritto allo studio deve essere sempre garantito, in particolare quando si tratta di uno studente con disabilità. A stabilirlo è stato il Tribunale di Busto Arsizio che è intervenuto per tutelare un alunno con disabilità, ordinando la cessazione della condotta discriminatoria del Ministero dell’Istruzione e del Merito. I giudici si sono pronunciati a tempo di record, a meno di un giorno dal ricorso d’urgenza presentato su richiesta della famiglia dello studente disabile penalizzato dai legali dell’Osservatorio 182, la neonata Federazione di più associazioni e organizzazioni che tutelano le persone con disabilità, aiutano le loro famiglie ma anche gli insegnanti.

Come mai questa decisione dei giudici? Il Tribunale della città in provincia di Varese ha ordinato al dicastero di Giuseppe Valditara di far terminare la condotta discriminatoria ai danni di un giovane studente con disabilità, al quale non erano state assegnate le ore di sostegno formulate dal suo Gruppo di Lavoro Operativo (GLO), che per legge ha la funzione fondamentale di indicare tutto quello che occorre per una corretta inclusione scolastica. La legge n.104/92 infatti stabilisce che sia il GLO l’organo che definisce sa il Piano Educativo Individualizzato (PEI) con la sua effettiva messa in pratica e verifica, sia il numero di ore di sostegno, le risorse da utilizzare e altri strumenti di assistenza a beneficio dello studente in situazione di fragilità certificata.

Si tratta di un’importante notizia, non solo per questa famiglia ma anche, a livello nazionale, per le migliaia di studenti con disabilità che si trovano in situazioni simili. L’ordinanza sancisce e afferma quali sono i principi essenziali per garantire il diritto allo studio e alla frequenza idonea in classe per tutti. Con questo atto, i giudici affermano molto chiaramente che i diritti degli studenti con disabilità non possono essere in alcun modo condizionati da logiche di bilancio o da semplici criteri statistici (si veda la Sentenza della Corte Costituzionale 275 del 2016). È un’importante vittoria per la famiglia dell’alunno minorenne che arriva nel giro di poche ore dalla presentazione del ricorso d’urgenza.

“Due sono gli aspetti fondamentali che emergono da questo importantissimo provvedimento”, commentano dall’Osservatorio 182, numero del decreto che ha previsto un nuovo modello nazionale di PEI, già in passato contestato dalle associazioni delle persone con disabilità e dal Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno (CIIS), nonché nuove modalità di assegnazione del sostegno didattico agli alunni con disabilità.

“Il provvedimento ribadisce che è il GLO a determinare il numero di ore di sostegno scolastico. Tale determinazione si basa esclusivamente sul progetto educativo-didattico, volto a garantire all’alunno il diritto allo studio. E ciò, chiaramente, senza che possano essere prese in considerazione motivazioni economiche o esigenze di bilancio. Il diritto dell’alunno è prioritario”, sottolineano ancora dall’Osservatorio 182. Infine la Federazione evidenzia che “il Tribunale di Busto Arsizio ha rigettato il criterio statistico presentato, quale motivazione, dall’Ufficio scolastico Regionale della Lombardia, secondo il quale si dovrebbe assegnare un docente con incarico sul sostegno ogni due alunni con disabilità, sottolineando invece che l’assegnazione debba rispettare altre istanze, prioritarie e fondamentali, come evidenziato nel progetto educativo-didattico stabilito e condiviso dai componenti del GLO nel PEI”.

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