Nonostante il fuoco incrociato partito subito dopo l’ultima alluvione, con Fratelli d’Italia che ha accusato gli amministratori dem dell’Emilia Romagna di aver gestito male l’emergenza maltempo e con la vicepresidente della Regione Irene Priolo che ha rispedito al mittente le accuse, proprio la facente funzioni di Presidente, è stata nominata commissaria.

Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha firmato un’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi meteorologici in Emilia Romagna, affidando a Priolo la gestione emergenziale. La vicepresidente dell’Emilia Romagna potrà, per l’espletamento delle attività, “avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali e comunali, oltre che delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, nonché individuare soggetti attuatori che agiranno sulla base di specifiche direttive”.

Per fronteggiare l’emergenza la Commissaria predisporrà entro 30 giorni un piano di interventi urgenti da sottoporre all’approvazione del Capo del Dipartimento della Protezione civile, contenente le misure e gli interventi urgenti per il soccorso e l’assistenza alla popolazione, la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, l’attività di gestione dei rifiuti, macerie e materiale alluvionale.

Un cambio di passo quindi rispetto al 2023 quando, dopo il nubifragio che sommerse Emilia Romagna, Marche e Toscana, venne nominato commissario straordinario alla ricostruzione il generale Francesco Figliuolo.

Priolo potrà anche, “assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, o sia stata sgomberata, un contributo di autonoma sistemazione“, cioè il cosiddetto Cas. Per i nuclei composti da una sola persona saranno assegnati 400 euro, 500 euro andranno invece ai nuclei di due unità. Per le famiglie di tre unità sono previsti 700 euro mentre per quelle di quattro unità 800, fino a un massimo di 900 euro al mese per le famiglie composte da cinque o più persone. È possibile inoltre erogare ulteriori 200 euro mensili, anche in aggiunta al limite massimo, per ogni componente della famiglia di età superiore ai 65 anni o disabile con invalidità non inferiore al 67%. L’ordinanza prevede inoltre la possibilità di chiedere la sospensione delle rate dei mutui.

Priolo potrà disporre dei 20 milioni di euro stanziati per la Regione Emilia-Romagna dall’ultimo consiglio dei ministri. Fondi che sicuramente, ha specificato Priolo in una dichiarazione, sono un primo passo ma che non saranno sufficienti a coprire tutte le spese dell’emergenza.

Ora si attende un’ordinanza analoga anche per la Regione Marche che deve ancora raccogliere e inviare al Dipartimento di Protezione civile gli elementi utili.

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