“Il carcere non risolve i rapporti di ingiustizia nella società moderna, anzi li rende più profondi e insanabili,” ha dichiarato Ilaria Salis, affiancata dal fumettista Zerocalcare in un incontro a Parco Shuster a Roma. Secondo l’eurodeputata, le attuali politiche penali si limitano a incrementare la recidiva e perpetuare l’inefficacia del sistema. “Se una persona entra per un piccolo furto e non viene inserita in un percorso di reinserimento sociale, uscirà senza prospettive, costretta a tornare a delinquere. Questo è evidente dai dati sulla recidiva,” ha aggiunto. Salis ha inoltre sottolineato come la maggior parte dei detenuti non siano pericolosi criminali, ma persone che scontano pene per reati minori contro il patrimonio. L’eurodeputata ha quindi proposto un approccio abolizionista a lungo termine, basato su un modello di società che superi l’istituzione carceraria, con misure immediate che includano la limitazione della custodia cautelare e la promozione delle pene alternative.