Da Cerco casa disperatamente, su Real Time, in poi, era entrata nelle case degli italiani e non ne era mai uscita. Anche quando la malattia - un tumore che l’aveva colpita per la prima volta nel 2012 – sembrava prendere il sopravvento
Se n’è andata in punta di piedi Paola Marella, senza tradire fino alla fine il suo stile garbato e mai sopra le righe. È morta ieri a 61 anni l’architetto di successo e volto tv, ma fino a pochi giorni fa si mostrava serena e impeccabile come sempre su Instagram, dove continuava a tenere un filo diretto con il suo pubblico, quello che nel 2007 l’aveva scoperta e fatta diventare popolare e molto amata.
Da Cerco casa disperatamente, su Real Time, in poi, era entrata nelle case degli italiani e non ne era mai uscita. Anche quando la malattia – un tumore che l’aveva colpita per la prima volta nel 2012 – sembrava prendere il sopravvento. Laureata in Architettura di Interni al Politecnico di Milano, mamma di Nico, ha cominciato a fare gavetta nei cantieri come agente immobiliare e vendere case è diventato non solo il suo lavoro ma soprattutto una grande passione. “Il conto di quanto e cosa ho venduto o rimesso a nuovo con decine di committenti, non l’ho mai tenuto. Ma è stata ed è un’avventura bellissima”, raccontava. Dal 1989 in poi non si è più fermata. “Entri nelle case della gente, ragioni con loro su come liberarle, poi t’inventi un progetto, segui passo dopo passo cantieri lunghi anche due anni. Ogni tappa importante della mia vita è stata contrassegnata da un cantiere diverso”.
Poi la tv ha impresso una svolta inaspettata nella sua vita. Real Time è agli albori e cerca un volto per un programma tv sulle case e sulle trasformazioni immobiliari e lo trova in Paola Marella, che a Milano era conosciuta come professionista seria e affidabile. “Ricordo che dissi alla mia socia: ‘Faccio tre mesi di tv, poi torno nei cantieri’. Invece il successo mi è esploso tra le mani. La verità è che siamo stati i primi a parlare di qualcosa di diverso, potendo inventare da zero un tipo di tv che, almeno in Italia, non c’era”, ricordava. È stata una pioniera dei format sulla casa in tv, dunque anche molto imitata (spesso copiata) ma non se ne faceva un cruccio.
“La gente ha capito che faccio le cose con serietà, mi preparo, schivo gli eccessi e cerco sempre di parlare di case normali. Anche quando trattiamo dimore importanti, trovo sempre uno spunto nel racconto che sia interessante per tutti”, diceva. Ed ecco arrivare uno dietro l’altro Vendo casa disperatamente, Welcome style, Shopping Night Home Edition poi, nel 2016, il passaggio a Sky con 4 case, I consigli di Paola e Un sogno in affitto, l’ultimo programma, dove raccontava alla sua maniera dimore strepitose in giro per l’Italia assieme ad un ospite vip. Tutto sempre con il suo immancabile tocco pop, il piglio della professionista super preparata e l’iconica chioma, che è diventato un tratto identitario del suo stile. “Da giovane ho fatto di tutto, dalla permanente ai capelli arancioni con l’henné. Ventitré anni fa iniziai a diventare bianca e il mio parrucchiere mi suggerì un nuovo taglio e un gioco di colori. Ogni tanto accorcio o cambio lunghezza, ma non tradisco il mio look”, spiegava. Impeccabile sempre, fino all’ultimo, anche quando la malattia si era fatta più aggressiva.
Proprio della malattia parlò in termini inaspettati in un’intervista a Panorama, nel 2021, reduce dagli strascichi del Covid che le causò seri problemi al cuore. “Purtroppo sono sopraggiunte una miocardite e una pericardite che ho curato al meglio”, svelò aggiungendo che nonostante “gli inciampi nella vita, non perdo mai la lucidità e tendo ad essere molto razionale”. Tra gli inciampi più grandi c’è stato proprio il tumore al seno: nel 2012 fu operata per la prima volta poi nel marzo del 2020 le tolsero un altro nodulo di natura negativa. “Devo tutto alla prevenzione, cerco di seguire uno stile di vita sano e mi controllo spesso perché purtroppo deve tenere conto del fattore ereditarietà”, aggiunse sempre a Panorama. “La prima operazione la affrontai ai tempi di Cerco casa e girai per mesi con i drenaggi addosso ma non ne parlai per pudore e perché non mi piaceva l’idea di esibire il mio privato. Poi però ho trovato le parole giuste per farlo: il messaggio che dobbiamo lanciare è che non dobbiamo avere paura, che non siamo soli, che purtroppo la malattia arriva ma oggi grazie alla scienza sappiamo come affrontarla”.
Da quando si è diffusa la notizia della sua morte, ufficializzata ieri in tarda serata dal sito Davide Maggio, sui social si sono moltiplicati i messaggi affettuosi e pieni di stima da parte del suo pubblico e di tanti amici, famosi e non. Come quello di Paride Vitale, pr di successo ed ex concorrente di Pechino Express, che su Instragram ha scritto per la Marella parole di grande affetto: “Sei stata una professionista rara, una lavoratrice instancabile, ma soprattutto un’amica affettuosa. Hai lottato fino alla fine, sempre con il sorriso. Anche durante le cure non volevi tralasciare il tuo lavoro, e, nonostante la stanchezza e la fatica, non lasciavi mai trasparire il male che ti stava portando via. Lasci un vuoto nel mio cuore che cercherò di riempire con i nostri ricordi”.